giovedì 7 gennaio 2016
Dal 2016 non solo le aziende, ma anche i professionisti potranno accedere alle risorse europee. A Perugia attivato un corso nei mesi di febbraio e marzo.
Europrogettazione, una sfida per il futuro
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L’Europa diventa sempre di più un mercato di riferimento nel quale professionisti e aziende possono allargare le proprie vedute e i propri affari, ma anche contribuire in maniera efficace alla creazione di una cittadinanza europea in grado di favorire scambi culturali e integrazione sociale e lavorativa . Un contributo importante alla crescita parte proprio dalla formazione per conoscere e poter accedere alle risorse della nuova programmazione comunitaria. Tra le proposte qualificanti il corso di formazione per europrogettista organizzato a Perugia, nei mesi di febbraio e marzo 2016 dal Consorzio Itaca. L'europrogettazione rimane ancora una sconosciuta. Anche se sono sempre di più i giovani diplomati o neolaureati che iniziano a confrontarsi con questa parola ma, in realtà, sappiamo di cosa stiamo parlando? Sappiamo cosa vuol dire europrogettazione? E, sappiamo chi sono e cosa fanno gli europrogettisti? Con europrogettazione si intendono le attività necessarie alla produzione, alla stesura e alla presentazione dei progetti europei, ovvero le domande di finanziamento indirizzate alla Commissione europea, in risposta ad uno specifico bando. L’europrogettazione può interessare tanto gli enti pubblici che i privati come possibili beneficiari. Chi opera in questo campo, dunque, svolge la sua attività a favore di aziende, enti pubblici di ogni tipo, imprese sociali, enti di formazione e associazioni non profit anche in modo autonomo sia dal punto di vista tecnico e procedurale, nell’ambito del project management e del coordinamento di attività complesse.L’europrogettista è un professionista, indicato dalle ricerche Isfol/Ministero del Lavoro come una figura professionale emergente, caratterizzata da una forte progressione occupazionale. Chiaramente per poter svolgere bene il proprio lavoro l’europrogettista deve conoscere molto bene i programmi di finanziamento dell’Unione europea, deve possedere le competenze tecniche di progettazione e di gestione di progetti che richiedono la costituzione di partenariati internazionali, essere dotato di spiccate capacità relazionali per il coordinamento di attività complesse a livello nazionale, regionale ed europeo, oltre a conoscere bene l’inglese.Una assoluta novità per il settore è che in base al ddl di Stabilità 2016, i professionisti sono considerati esercenti attività economica a prescindere dalla forma giuridica rivestita e, in quanto tali, potranno accedere alle risorse europee perché tra loro e le imprese non c’è nessuna differenza. Quindi potranno accedere ai fondi europei Fse e Fesr e ai piani operativi Por e Pon, previsti nella programmazione 2014/2020.Per info: www.consorzioitaca.eu oppure info@consorzioitaca.eu.
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