giovedì 13 giugno 2013
​Informazioni e sicurezza: con il ConnectedDrive mette in rete vettura, passeggeri e ambiente esterno: 5 milioni di auto del marchio tedesco entro il 2017 saranno collegate con questo sistema. E BMW ora studia il “copilota” elettronico per la guida altamente automatizzata
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Sempre connessi. Con il mondo, con il proprio lavoro, e ora anche viaggiando in automobile. Piaccia o meno, l’alienazione multimediale è già parte di noi e non potrà che esserlo sempre di più in futuro. Meno poesia, più tecnologia: la strada declinante non scalda certo il cuore ma se il tramonto della meccanica a vantaggio dell’elettronica comporta un sensibile aumento della sicurezza, allora il discorso cambia. E il progresso dei sistemi informativi e di controllo diventa, specie in automobile, il vero e irrinunciabile valore aggiunto.
 
In questo Bmw dà l’impressione di guidare sempre un passo avanti a molti dei suoi concorrenti. Il marchio tedesco dopo essere stato il primo, nel 1994, ad avviare il sistema di navigazione integrato, dell’assistenza telematica in Europae del collegamento ad internet dalla vettura (2008), ora amplia sotto la sigla “ConnectedDrive” una serie impressionante di servizi in continua evoluzione.
 
L’obiettivo a medio termine è quello di collegare in rete entro il 2017 circa 5 milioni di vetture Bmw in tutto il mondo con un sistema che consente l’interfaccia intelligente di auto, ambiente esterno e passeggeri. Per questo, dal prossimo mese di luglio la maggior parte dei modelli del costruttore bavarese sarà dotato di una scheda Sim fissa (quelle utilizzate per i normali telefoni cellulari), integrata nella vettura che consente il collegamento ad un portale clienti Bmw.
 
Le potenzialità del sistema ConnectedDrive sono infinite (dall’infotainment alla chiamata di emergenza), e il cliente potrà sceglieree utilizzare i servizi che ritiene più interessanti e utili per le proprie esigenze per il periodo di tempo più congeniale. Oltre ai servizi in abbonamento, sono da tempo disponibili le applicazioni legate allo smartphone e gestite attraverso l’impianto multimedia della vettura. Alcune sono sviluppate direttamente da Bmw, come quella che consente di localizzare l’auto su una mappa o sbloccare e bloccare le porte a distanza e quella che permette di connettersi a Facebook e altro, ma sono disponibili varie app sviluppate da terzi e adattate all’interfaccia grafica della vettura. Funzioni e attività che possono ovviamente distrarre dalla guida. Per questo, Bmw ha inserito nel nuovo sistema di navigazione Professional le funzioni di dettatura vocale, per ora limitate agli sms e alle e-mail, ma in futuro utilizzabili anche per altri scopi.
 
L’aspetto legato alla sicurezza è tra i più innovativi, considerando che a partire dal 2015 la chiamata di soccorso automatica sarà obbligatoria per tutte le automobili nuove immatricolate nell’Unione Europea. Bmw ConnectedDrive offre questo servizio già oggi e con funzionalità molto più ampie di quelle che verranno richieste tra due anni. In caso di attivazione di un airbag ad esempio, viene emessa una chiamata di soccorso automatica al Bmw Call Center con rilevazione precisa del luogo dell’incidente. Le informazioni trasmesse includono, oltre alla posizione della vettura, anche il tipo di automobile e tutti i dati raccolti dai sensori della vettura, così da disporre di dettagli sul tipo e il livello di gravità della collisione utiliai soccorritori.
 
Un altro affascinate sviluppo sul quale gli ingegneri di Bmw lavorano da alcuni anni è la creazione di un “copilota” elettronico che assista chi è al volante per una guida altamente automatizzata in autostrada. Già nel 2011 una vettura di prova del Bmw Group Forschung und Technik è stata guidata senza intervento del conducente sull’autostrada a più corsie A9 da Monaco di Baviera a Norimberga. «Questa vettura - spiegano i tecnici di Monaco - attraverso un sistema di sensori che si completano reciprocamente, come lidar, radar, ultrasuoni e telecamere montate su tutti i lati, frena, accelera e sorpassa da sola, sempre in modo adeguato alla situazione del traffico e nel rispetto del codice stradale. Fino ad oggi sono stati percorsi circa 10.000 chilometri di prova con risultati davvero confortanti». Il futuro insomma è già cominciato.
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