sabato 19 maggio 2018
Secondo un sondaggio «il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta»
Senza voucher persi 50mila posti in estate
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Con la riforma dei voucher si dice addio a 50mila posti di lavoro occasionali per giovani studenti e pensionati impiegati nelle attività stagionali in campagna. È l'allarme della Coldiretti secondo cui la riforma «ha azzerato l'opportunità per integrare il reddito delle categorie più deboli ma anche per avvicinare al mondo dell'agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati».

Secondo un sondaggio Coldiretti/Ixè «il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta ma la nuova normativa - rileva l'associazione - è stata un vero flop in agricoltura dove ha fatto crollare del 98% in valore l'uso dei buoni lavoro per effetto di un eccesso di inutile burocrazia di cui, in parte non irrilevante, è responsabile la piattaforma informatica creata dall'Inps che non tiene in considerazione le specificità del lavoro nei campi».

Questa modalità di pagamento che aveva favorito l'occupazione e l'emersione del sommerso è quindi inutilizzabile, rileva Coldiretti, «con pesanti effetti sull'economia». I voucher, ricorda la nota, erano stati introdotti in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarità dell'offerta di lavoro nelle campagne. In agricoltura sono stati venduti nell'ultimo anno prima dell'abrogazione circa due milioni di voucher, pari a circa 350mila giornate/anno di lavoro.

«L'Italia non può permettersi di perdere le grandi opportunità di lavoro che vengono da uno dei settori più dinamici dell'economia», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, sottolineando che il «nuovo Parlamento e il governo hanno il dovere di ripensare ad uno strumento per il settore che semplifichi la burocrazia per l'impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto a un criterio di tempestiva disponibilità all'impiego e dall'altra generi opportunità di integrazione al reddito di cui c'è particolarmente bisogno».

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