venerdì 27 novembre 2020
L’evento di chiusura è stato pensato come tavola rotonda in cui imprenditori, banche e opinion leader hanno tracciato un bilancio dell'iniziativa. Coinvolte anche realtà del Terzo Settore
Il responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese

Il responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese - Ansa

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Boom di partecipazioni per il progetto di Intesa Sanpaolo per le Pmi e che nella seconda edizione di quest’anno si è allargato anche alle realtà del Terzo Settore. Si è chiuso ieri a Milano il digital tour di “Imprese Vincenti 2020”, il programma della prima banca italiana per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane, spesso poco note ma fondamentali per la vitalità del sistema produttivo, capaci di esprimere esempi di eccellenza imprenditoriale e del made in Italy, motore di filiere e distretti produttivi.
L’evento di chiusura - pensato come tavola rotonda in cui imprenditori, banche e opinion leader hanno tracciato un bilancio dell’iniziativa e della situazione del contesto produttivo italiano - ha visto collegate le 144 Imprese Vincenti 2020 che in oltre due mesi hanno partecipato alle varie tappe del digital tour che, in 12 tappe complessive, ha percorso tutta la Penisola. Ci sono state "fermate virtuali" a Milano, Firenze, Torino, Napoli, Padova, Brescia, Bari, Bologna, Bergamo, Roma e Cuneo. Una partecipazione che, nonostante l’emergenza Covid, ha evidenziato la volontà, la speranza e l’impegno delle Pmi per mantenere attivo il tessuto produttivo del Paese.
Le imprese vincenti 2020 hanno una maggiore capacità di adattarsi ai cambiamenti del contesto, riuscendo a mantenere una prospettiva a lungo termine e impostando strategie per il futuro. Sono esempi di eccellenza imprenditoriale e del made in Italy che continuano a trainare l'economia e che, soprattutto in questa delicata fase, possono contribuire al rilancio del Paese.
Differenziate le categorie merceologiche di appartenenza, spesso collegate ai distretti industriali o al sistema
delle filiere del proprio territorio di radicamento: abbigliamento, agroalimentare, chimica e metalli, chimica e plastiche, digital, Ict
electronics, elettronica e meccanica di precisione, energia, ambiente e risorse naturali, food beverage, industria chimica e metalmeccanica, industria e servizi, meccanica ed elettronica, medicale e farmaceutica, moda e design, sistema persona, arredamento e design, tessile, trasporti e distribuzione. Le 144 imprese vincenti selezionate sono espressione dunque del tessuto economico italiano per dimensione e caratteristiche produttive, ma rappresentano un vero elemento di eccellenza. Sono imprese che nel 2019 hanno generato circa 3,2 miliardi di euro di fatturato (con una crescita 10 volte superiore rispetto alla media italiana negli ultimi 6 anni) e occupato oltre 15.000 dipendenti (con una crescita 8 volte superiore alla media italiana negli ultimi 6 anni).

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