martedì 5 gennaio 2021
Conviene affrettarsi a presentare una Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) per l’anno 2021. A rischio c’è la perdita dell’eventuale importo maggiorato cui si ha diritto
Tempo di Isee per i beneficiari del bonus bebè

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È tempo di Isee per i beneficiari del bonus bebè. Conviene affrettarsi a presentare una Dsu (significa «dichiarazione sostitutiva unica», cioè la domanda dell’Isee), infatti, in questi primi giorni del nuovo anno, per ottenere subito l’Isee che occorre per calcolare l’importo del bonus spettante. A rischio, c’è la perdita dell’eventuale importo maggiorato di bonus cui si ha diritto. L’invito a fare presto è arrivato direttamente dall’Inps (nel messaggio n. 4819/2020).

Tecnicamente si chiama “assegno di natalità”, è in vigore dall’anno 2015 e consiste, appunto, di un assegno riconosciuto ai nuclei familiari in cui è presente un figlio nato o adottato o in affido temporaneo, di misura variabile da 960 fino a 2.304 euro (dipende dall’Isee). Per richiedere il bonus occorre presentare, preliminarmente, la Dsu che ha validità dalla presentazione fino al successivo 31 dicembre. Fino all’anno 2017 il bonus ha avuto validità triennale; dall’anno 2019 ha validità annuale.

Con il messaggio n. 4819/2020, l’Inps ricorda alle famiglie con diritto al bonus nel 2021 (sono quelle che hanno fatto richiesta del bonus durante lo scorso anno) di procedere subito alla presentazione della nuova Dsu per l’anno 2021, al fine di garantirsi la puntuale erogazione delle mensilità di bonus. Infatti, in assenza di un Isee valido, l’Istituto di previdenza può riconoscere solo l’importo minimo dell’assegno (pari a 80 euro al mese o a 96 euro nel caso di figlio successivo al primo). Eventuali integrazioni dell’importo potranno essere riconosciute solo a far data dalla presentazione della Dsu dalla quale sia derivato un Isee minorenni.

A titolo esemplificativo, l’Inps ha riportato i seguenti casi:

• nascita avvenuta il 13 maggio 2020. La Dsu è presentata il 6 giugno 2020 e ne è derivato un Isee non superiore a 7mila euro. La domanda di bonus bebè è presentata il 19 giugno 2020. In presenza dei requisiti, l’Inps ha corrisposto una rata mensile di bonus pari a 160 euro (o 192 euro, se riferita al figlio successivo al primo) da maggio a dicembre 2020. Il 7 gennaio 2021, l’utente presenta la Dsu 2021 dalla quale deriva un Isee non superiore a 7mila euro. L’Inps, in presenza degli altri requisiti, corrisponderà anche nell’anno 2021 una rata mensile di bonus di a 160 euro (o 192 euro) sin dalla rata di gennaio 2021;

• nascita avvenuta il 13 maggio 2020. La Dsu è presentata il 6 giugno 2020 e ne è derivato un Isee non superiore a 7mila euro. La domanda di bonus bebè è presentata il 19 giugno 2020. In presenza dei requisiti, l’Inps ha corrisposto una rata mensile di assegno pari a 160 euro (o 192 euro, se riferita al figlio successivo al primo) da maggio a dicembre 2020. A gennaio 2021 il beneficiario del bonus non presenta la Dsu per l’anno 2021. L’Inps, in presenza degli altri requisiti, con il primo flusso di pagamento, corrisponde l’importo minimo di bonus, cioè 80 euro (o 96 euro, se riferita al figlio successivo al primo) al mese. Poniamo che nel mese di aprile 2021 l’interessato presenti la Dsu per l’anno 2021 dalla quale deriva un Isee non superiore a 7mila euro: l’Inps corrisponderà la rata di bonus a 160 euro (o 192 euro) al mese, solo a partire da aprile 2021. Le precedenti rate, riferite ai mesi da gennaio a marzo 2021, rimangono di importo pari a 80 euro (o 96 euro) al mese.

Si ricorda, infine, che l’art. 1, comma 362, della legge n. 178/2020 (legge di Bilancio del 2021) ha prorogato il bonus bebè anche alle nascite, alle adozioni e agli affidi dell’anno 2021.

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