sabato 3 dicembre 2022
L'allarme di carVertical relativo al mercato dei veicoli d'occasione. Sono tedesche e a gasolio le auto più richieste
Chilometraggio manomesso: sono 4 milioni le vetture a rischio truffa
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E’ da parecchi anni ormai che il mercato italiano dell’automobile sta soffrendo e anche il 2022 è vittima di questa lenta agonia. Secondo l’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), infatti, l’anno finirà con 1,3 milioni di auto nuove vendute, registrando un ribasso del 10,5% rispetto al 2021. Se gli italiani, per colpa non solo della pandemia prima e della guerra adesso, ma anche dell’inarrestabile processo di elettrificazione in atto (le auto elettrificate costano di più rispetto a quelle endotermiche) non si possono permettere una vettura nuova, è logico pensare che pensino di cercarne una usata. Anche il mercato delle vetture d'occasione subisce la crisi in atto a livello percentuale rispetto al 2021, ma in Italia nei primi 9 mesi dell'anno in corso sono state comunque più di 3 milioni e 300 mila quelle acquistate (dati Unrae).

Al momento di comprare un'auto usata, uno dei rischi più frequenti che si corrono secondo la piattaforma di controllo della cronologia dei veicoli carVertical, è quello della frode del chilometraggio che in Italia, secondo una loro stima, coinvolge più di 4 milioni di veicoli. Infatti carVertical ha accesso a una delle più grandi reti di database per le registrazioni dei veicoli: basta inserire il VIN (Vehicle Identification Numer = numero di identificazione del veicolo) e sia l’acquirente che il veditore possono conoscere lo "storico" reale di una determinata vettura. Quali sono dunque le auto usate più richieste? Secondo carVertical, per decenni, i produttori di auto "nostrani" sono stati i leader del mercato italiano. Nel corso degli anni, tuttavia, molti acquirenti sono passati ad altre marche. La ricerca ha rivelato che attualmente gli italiani preferiscono i produttori tedeschi e che ai primi tre posti della classifica delle auto più controllate in Italia ci sono proprio 3 marchi provenienti dalla Germania: le BMW hanno avuto la quota maggiore (14,9%), seguite dalle Audi con una quota del 12,7% e dalle Volkswagen (10,8%). Le Fiat si posizionano quarte, con il 9,1%. La stragrande maggioranza (71,7%) degli acquirenti di auto usate è interessata ai veicoli con motori diesel mentre la quota delle auto a benzina è di appena il 27,8%. Le auto ibride (0,1%) ed elettriche (0,3%) non sono così popolari, il che suggerisce che la maggior parte degli italiani non è disposta ad abbandonare i motori convenzionali.

Da dove arrivano le macchine usate in vendita? Una su tre viene importata da un altro Paese. Data la forte domanda di Audi, BMW e Volkswagen, la quota maggiore di auto usate proviene dalla Germania. Sebbene si tratti di un mercato con una “buona reputazione”, ciò non toglie che un'auto usata proveniente da questo Paese (o da qualsiasi altro) non abbia dei “difetti nascosti”. È difficile monitorare le letture del contachilometri a livello internazionale e, di conseguenza, le auto importate hanno una maggiore possibilità di nascondere un chilometraggio falsificato. Uno studio dello European Parliamentary Research Service ha rivelato che le auto con chilometraggio scalato costano ben 9 miliardi di euro all'anno all'economia europea. “Un'auto usata con un contachilometri manomesso può sembrare economica da acquistare fino a quando non iniziano a manifestarsi i problemi – spiega Matas Buzelis, responsabile della comunicazione di carVertical -. Nel lungo periodo, infatti, le auto con rollback del chilometraggio diventano molto più costose da possedere e tendono a perdere rapidamente valore".

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