mercoledì 11 novembre 2020
Per la prima volta le immatricolazioni di auto 100% a batteria, ibride e plug-in insieme hanno superato quelle a gasolio. Un dato "drogato" dalle mild hybrid e dagli incentivi, ma significativo
Elettrificate in sorpasso, in Europa il diesel resta dietro
COMMENTA E CONDIVIDI

Il momento del sorpasso è arrivato. E le ragioni sono sostanzialmente tre: la compagna di demonizzazione nei confronti del gasolio, gli incentivi che premiano chi acquista vetture ecologiche (o considerate tali), e il fatto che produrre motori diesel ai costruttori non conviene più. Risultato: secondo i calcoli della società Jato Dynamics, specializzata in analisi di mercato, dallo scorso settembre in Europa si vendono più auto elettrificate che diesel.

Non era mai successo, anche se il declino del carburante più economico ed efficiente, soprattutto per chi percorre molti chilometri all’anno, è da tempo segnato. Il 2020 del resto è un anno anomalo per il mercato europeo dell’auto, che ha subito in maniera fortissima le conseguenze della pandemia: da gennaio a settembre, le consegne di vetture nuove sono diminuite del 29,5% rispetto al 2019, passando da quasi 11 a 7,7 milioni di unità (dati Unrae). Contenporaneamente si è consolidata la crescita di quelle elettrificate, dunque con motore elettrico o con sistema ibrido, di tipo mild, full o plug in. Su 1.198.492 nuove auto vendute in Europa a settembre, il 24,8% avevano il motore diesel: mai così poche. Sempre a settembre, mentre resiste il primato delle vetture a benzina (47%), le auto elettrificate hanno visto aumentare le consegne del 139% rispetto a dodici mesi prima, e hanno raggiunto le 327.800 immatricolazioni: sul totale, la loro quota (25%) è stata maggiore di pochi decimi di punto percentuale rispetto alle diesel, ma tanto basta per certificare il sorpasso. Un risultato storico, se si pensa che appena nove anni fa le automobili elettrificate erano meno dell’1% di quelle vendute complessivamente, contro oltre il 50% delle diesel.

Occorre precisare subito però che nel conteggio vengono considerati nella stessa categoria i veicoli 100% elettrici, quelli ibridi autoricaricabili (noti anche come full hybrid) e gli ibridi leggeri, cioè i mild hybrid. Due categorie queste ultime ben diverse tra loro, visto che solo le full hybrid possiedono una vera catena di propulsione elettrica in grado di sostenere da sola la marcia, sebbene per pochi chilometri. In un’auto mild hybrid invece l’apparato elettrico può solo assistere il motore termico nelle fasi iniziali dell’accelerazione ma non può fornire indipendentemente la forza per la trazione.

Entrambe le tecnologie offrono, anche se a livelli molto differenti, un aiuto verso il contenimento dei consumi e quindi delle emissioni, ma è indubbio che le ibride "leggere" siano diventate un comodo grimaldello per i costruttori per riuscire a far catalogare a doppia alimentazione (con i vantaggi che questa definizione comporta) vetture che funzionano sostanzialmente solo a carburante tradizionale. Per chiarezza dunque è doveroso ricordare che sommando solo quelle "vere" (le plug-in + le 100% elettriche), la quota di mercato europea delle elettrificate scende ad un più modesto 10% sul totale delle immatricolazioni.

Anche in Italia ottobre ha registrato un ulteriore calo delle vendite di vetture esclusivamente a benzina e diesel, la cui quota si è attestata rispettivamente al 31,5% ed al 30,8%. Crescita a doppia cifra invece per le ibride elettriche che dal 7,4% di un anno fa sono passate al 24,7%. In rialzo anche le plug-in: 3.653 (2,3%) rispetto alle 849 dell’anno scorso (0,5%). Mercato vivace infine, anche se sempre molto di nicchia, per le 100% elettriche che con 2.889 unità raggiungono l’1,8%.

Tornando ai dati europei, le ragioni del sorpassovanno ricercate nelle politiche di molti Stati, che hanno messo nel mirino le auto diesel: considerate più inquinanti, sono sottoposte a rigidi limiti della circolazione che scoraggiano il mercato. Inoltre, molti Stati, Regioni e Comuni europei stanno offrendo bonus per l’acquisto di auto elettrificate: è grazie a questi aiuti se le vendite sono in deciso aumento. Infine ci sono le dinamiche industriali: i motori diesel sono sempre più costosi da sviluppare per le case produttrici, tanto è vero che sono pressoché scomparsi da citycar e utilitarie, i modelli più abbordabili. E sulle auto di medie e grandi dimensioni, i sistemi ibridi (ancorché di tipo leggero) stanno dilagando: basti sapere che le grandi e potenti Audi A6 e Bmw Serie 5 sono ormai soltanto ibride.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: