giovedì 25 febbraio 2016
Partirà il prossimo 28 aprile. Il percorso attraverserà tutta l’Italia per circa 4.200 chilometri, di cui 2.200 su sedia a rotelle. Nel 2015 sono stati denunciati in Italia 632.665 infortuni, tra cui 1.172 mortali, mentre 58.998 sono state le denunce di malattie professionali.
Tour per la sicurezza sul lavoro

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Partirà il prossimo 28 aprile il Tour per la sicurezza sul lavoro, un’iniziativa straordinaria nel suo genere per promuovere la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro, realizzata dalla Fondazione Anmil Sosteniamoli subito - avvalendosi del supporto dell’Anmil e con il patrocinio del Senato della Repubblica e dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) - che vedrà il presidente della Fondazione, Bruno Galvani, paraplegico dall’età di 17 anni per un infortunio sul lavoro, affrontare una sorta di 'pellegrinaggio laico', lungo un percorso che attraverserà tutta l’Italia, per circa 4.200 chilometri di cui 2.200 su sedia a rotelle.La gravità del fenomeno infortunistico risulta drammaticamente evidente dai dati Inail: nel 2015 sono stati denunciati in Italia 632.665 infortuni, tra cui 1.172 mortali, mentre 58.998 sono state le denunce di malattie professionali.Il Tour a oggi ha raccolto il sostegno di molti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, quali 'ambasciatori del Tour' che hanno voluto esprimere la loro vicinanza attraverso l’invio di un videomessaggio, tra questi: Tito Boeri, Laura Curino, Metis Di Meo, Enio Drovandi, Beppe Fiorello, Alberto Fortis, Emanuela Grimalda, Gad Lerner, Tiziana Luxardo, Marco Martinelli, Patrizia Mirigliani, Andrea Mirò, Lpr Volley Piacenza, Mariella Nava, Ottavia Piccolo, Romano Prodi, Federico Russo, Franco Scepi, gli Stadio, Fabio Treves, Dario Vergassola, Marco Zangardi… per ora!Fino alla partenza del Tour verranno raccolte le adesioni dei Comuni toccati durante il percorso, che saranno invitati ad organizzare eventi per coinvolgere la cittadinanza e proseguirà la ricerca di nuovi “ambasciatori”, ma anche di gente comune e giovani identificati come 'seguaci del Tour'.Spazio, dunque, alla massima creatività per dare, da soli o in gruppo, il proprio personale contributo con un pensiero espresso in un videomessaggio che sarà pubblicato sul sito ufficiale: www.tourfondazioneanmil.it.
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