mercoledì 22 settembre 2021
Dialogo del giuslavorista Francesco Rotondi con i ministri degli ultimi 25 anni. Parte dei proventi della vendita andranno al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio (Bologna)
Un momento della presentazione del libro

Un momento della presentazione del libro - Archivio

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Com’è cambiato il mercato del lavoro in Italia e come cambierà è il titolo del libro del giuslavorista Francesco Rotondi - edito da Rubbettino, 143 pagine - in cui vengono ripercorse le tappe più significative di un lungo processo di cambiamento del lavoro dal punto di vista delle numerose riforme intervenute negli ultimi tre decenni fino ai giorni nostri, con uno sguardo al contesto politico e sociale in cui quelle scelte e mediazioni sono maturate. Un viaggio a ritroso negli anni svolto tramite un dialogo/intervista alle personalità di rilievo della politica che hanno ricoperto la carica istituzionale di ministro del Lavoro: Andrea Orlando, Tiziano Treu, Cesare Damiano, Maurizio Sacconi, Elsa Fornero, Nunzia Catalfo. Dal libro affiora una sorta di filo conduttore che in qualche modo accomuna i diversi interventi di riformulazione delle regole del lavoro a prescindere dai differenti colori politici e culturali che le hanno ispirate. Tutti i protagonisti hanno delineato una proposta di riforma per il futuro.

Il volume è stato presentato questa mattina all'Inail a Roma. Sono intervenuti l'autore, Cesare Damiano, Maurizio Sacconi, Elsa Fornero (da remoto) e Nunzia Catalfo. Parte dei proventi della vendita del libro andranno al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio (Bologna). Per il presidente dell'Inail Franco Bettoni si tratta «di una struttura di eccellenza e motivo di orgoglio per l'Istituto, che celebra i 60 anni di attività». Mentre il direttore generale dell'Inail Giuseppe Lucibello ha ricordato che sono «circa 21 milioni i lavoratori assicurati, ne mancano poco meno di quattro milioni. Sarà un compito arduo, ma non impossibile, per governo e Parlamento, allargare questa base assicurativa».

«È stato un viaggio meraviglioso - ha spiegato l’avvocato Rotondi, fondatore dello studio legale LabLaw e docente alla Liuc - per chi come me ama la propria professione, poter intervistare, interloquire e confrontarsi con gli ex ministri. È stato come portare un bambino in un negozio di giocattoli. Non ho rinvenuto profonde differenze - tranne l'eccezione della ex ministro Catalfo - nella elaborazione ed esternazione del "pensiero" riformatore e della necessità di profondi interventi strutturali su alcune materie del "lavoro": una sorta di fil rouge esiste e lo ritroviamo nella continuità dell'idea di implementare la flessibilità regolata, organizzata, tutelata».

Nel corso del dibattito, gli ex ministri hanno raccontato le difficoltà nel condividere i cambiamenti e nell'applicare le riforme. In realtà in Italia le norme buone ci sono. «Tutti si conviene - conclude l'autore - circa la necessità non più prorogabile di intervenire sulle politiche attive, sulla formazione, ovvero quei temi che non sono mai stati seriamente curati per favorire una politica rivolta quasi esclusivamente alle tutele passive e la crescita demandata totalmente alle imprese».


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