martedì 28 marzo 2017
A Barcellona il Simposio promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) sull’accompagnamento dei giovani in vista del Sinodo del 2018. Bagnasco: fiducia nell'Europa
Un'immagine dell'incontro a Barcellona verso il Sinodo dei giovani 2018

Un'immagine dell'incontro a Barcellona verso il Sinodo dei giovani 2018

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Una leadership che “si basa sulla paura è una leadership povera”, perché “una vera guida fa appello al meglio di noi, non al peggio”. È un messaggio chiaro quello che l’arcivescovo di Westminster, il cardinale Vincent Nichols, lancia da Barcellona, dove si tiene il Simposio promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) sull’accompagnamento dei giovani in vista del Sinodo del 2018 ( vai al sito del Simposio ).


Un messaggio che il porporato invia rispondendo a una domanda sull’avanzare dei populismi nel Vecchio Continente: “Smontare le falsità dei populismi – ha aggiunto il cardinale vice presidente del Ccee alla vigilia dell’avvio della procedura della Brexit che porterà il Regno Unito fuori dall’Ue – è possibile solo costruendo una società più solidale, più onesta, più trasparente. Senza la solidarietà i populismi avanzeranno sempre di più”. La strada, ha sottolineato ancora Nichols, “è quella della scoperta della grammatica della nostra natura, che è una grammatica del dono”.


D’altra parte, ha ricordato il cardinale Angelo Bagnasco, che ha inviato un messaggio nella sua veste di presidente del Ccee, “scommettere sul futuro significa aiutare i giovani ad aver fiducia, a credere nell’Unione Europea, e, ancora prima, nell’identità del continente. Crederci fortemente, con realismo e con speranza, poiché siete voi i più veri protagonisti di questo cammino e della missione che ha l’Europa. L’Europa ha il compito di ricordare al mondo la dignità della persona umana e un’antropologia globale e integrale, dove la sacralità e l’inviolabilità della vita sono il cuore, e così la libertà dell’uomo, la responsabilità di ciascuno. Una missione dove la solidarietà e la sussidiarietà si devono continuamente intrecciare”.


L’arcivescovo di Barcellona, Juan José Omella Omella, da parte sua ha auspicato la costruzione di “società nuova assieme ai giovani”. E questo, ha notato il presule, è possibile solo “ascoltando le nuove generazioni con molta attenzione”. Solo così ha notato il cardinale Antonio Canizares Llovera, vice presidente dei vescovi spagnoli, si potrà “far scoprire la bellezza della Chiesa ai giovani e ai ragazzi”.

Il video


Capelli viola, piercing al naso, tatuaggi ma anche facce da “ragazzi per bene”, stile posato e riflessivo: sono questi i giovani che si sono presentati davanti ai 250 rappresentanti degli episcopati del Continente in un video realizzato dai ragazzi di Barcellona. Perché, come notano in molti al Simposio Ccee, se si vuole veramente accompagnare i giovani bisogna imparare a capirli e a stare con loro senza steccati, senza pregiudizi o barriere.

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