venerdì 25 agosto 2017
Si è parlato anche della questione della restituzione di alcune chiese “confiscate ai tempi del regime comunista e per le quali ancora non è stata ancora provveduta la restituzione"
Incontro tra il patriarca Kirill e il cardinale Parolin a Mosca (Ansa)

Incontro tra il patriarca Kirill e il cardinale Parolin a Mosca (Ansa)

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Un viaggio ricco di “incontri costruttivi”, caratterizzato da “un clima di cordialità, un clima di ascolto, un clima di rispetto”. È questo il bilancio complessivo stilato dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, al ritorno dalla sua visita in Russia, in un’intervista rilasciata in esclusiva ai media della Segreteria vaticana per la Comunicazione e pubblicata sul sito di Radio vaticana.

“Ovviamente – ha detto il cardinale – c’è stata anche la parte di incontro con la comunità cattolica. Soprattutto grazie alla conversazione e al dialogo che abbiamo avuto con i vescovi in nunziatura, è stato possibile conoscere un po’ più da vicino la realtà, la vita, della comunità cattolica in Russia, le sue gioie, le sue speranze, ma anche le sfide e le difficoltà che si trova ad affrontare. Queste ultime, in parte, è stato possibile anche rappresentarle, esporle alle autorità”.

Il cardinale parla nell’intervista della questione relativa alla restituzione di alcune chiese che “erano state confiscate ai tempi del regime comunista e per le quali ancora non è stata ancora provveduta la restituzione di fronte alle necessità della comunità cattolica di avere luoghi di culto adeguati. Quindi, direi che alla fine – per dire una parola – è stato un viaggio utile, è stato un viaggio interessante, è stato un viaggio costruttivo”.

Appena giunto a Roma, il cardinale ha subito aggiornato Papa Francesco presentandogli un “sintetico resoconto sia dei contenuti che dei risultati del viaggio”. Ha portato al Santo Padre “l’affetto” e “la vicinanza” della comunità cattolica e i saluti delle autorità in particolare del presidente Putin, che ancora ha un “ricordo vivo” dei suoi incontri con Papa Francesco, nel 2013 e nel 2015, e del Patriarca Kirill.

“Ovviamente il Papa – ha aggiunto Parolin – si è compiaciuto di queste impressioni, di questi risultati positivi che gli ho trasmesso; il Papa, come sappiamo – l’ha ripetuto anche in questa circostanza – è molto, molto attento a tutte le occasioni di dialogo che possano esserci, è molto attento a valorizzare tutte le occasioni di dialogo che ci sono ed è molto contento quando si fanno dei passi in avanti in questa direzione”.


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