venerdì 16 novembre 2012
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​A una settimana dalla presentazione di Assisi, gli “Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia”, offerti dalla Cei alle diocesi italiane, sono già diventati strumento di lavoro per i responsabili degli Uffici famiglia delle Chiese locali. «Per noi ambrosiani – spiegano Alfonso e Francesca Colzani, responsabili dell’Ufficio per la famiglia dell’arcidiocesi di Milano – gli Orientamenti rappresentano una preziosa occasione di rinnovamento nello stile e nel linguaggio. In generale, parliamo di un metodo che fa dell’accoglienza dei fidanzati una delle fondamenta del lavoro nelle parrocchie, di cui i futuri sposi si devono sentire parte integrante. Il tutto spiegato in un linguaggio semplice e accessibile agli operatori pastorali».Ogni anno, le parrocchie dell’arcidiocesi lombarda organizzano circa 800 percorsi di preparazione al matrimonio, con una media di dodici incontri per corso. «Ci sembra importante – proseguono i coniugi Colzani – che gli Orientamenti indichino proprio in dodici il numero minimo di incontri per un singolo corso di preparazione al matrimonio. Ci sembra un segno di serietà e un elemento di qualità importante».

Proprio per uniformare le proposte delle diverse realtà locali, da quest’anno il Servizio famiglia ha aperto un sito internet (raggiungibile dal portale diocesano chiesadimilano.it), con i «dieci ingredienti per un buon itinerario di preparazione al matrimonio».Gli Orientamenti della Cei riservano un’attenzione importante anche al post-matrimonio, proponendo alle comunità un accompagnamento delle giovani coppie che prosegua dopo le nozze. «In diocesi – ricordano i Colzani – da qualche anno è operativo un gruppo pronto ad aiutare nell’avvio e nella progettazione di percorsi per coppie da poco sposate. Sono gli autori del sussidio “Sposarsi e poi?” pubblicato lo scorso anno».Una seconda attenzione speciale è quella per l’età dell’adolescenza, fase critica della crescita che sollecita le comunità a un lavoro ancora più puntuale. «Da diverso tempo – ricordano in proposito Umberto e Luciana Parigi, da 25 anni impegnati nell’accompagnamento dei fidanzati e oggi responsabili del Servizio Famiglia della regione ecclesiastica Basilicata – proponiamo alle parrocchie un cammino di formazione che parta dall’adolescenza e arrivi fino al matrimonio e oltre. Ora, gli Orientamenti ci rafforzano in questa convinzione e, anzi, ci sollecitano a porre un’attenzione ancora maggiore alla pastorale vocazionale dei giovani. Soprattutto di fronte a una cultura dominante, ben sostenuta dai mezzi di comunicazione, che fa del “mordi e fuggi” la caratteristica dominante nelle esperienze di relazione».

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