venerdì 10 aprile 2015
Alle 17.30 la solenne cerimonia con la lettura di alcuni brani della Bolla di indizione. Poi i Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia. IL LIBRETTO DELLA CERIMONIA  I SEGNI Porta Santa, indulgenza, pellegrinaggio (G.Gambassi)
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Sarà una cerimonia solenne, presieduta domani pomeriggio alle 17.30 da Papa Francesco, a fare da cornice alla pubblicazione della Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia. Dopo la lettura di alcuni brani della Bolla, dal titolo "Misericordiae vultus", davanti alla Porta Santa della Basilica Vaticana, Francesco presiederà la celebrazione dei Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia, durante la quale consegnerà a sei rappresentanti della Chiesa nel mondo una copia del documento. La festa della Divina Misericordia è legata indissolubilmente a San Giovanni Paolo II, che la introdusse, e al carisma di Santa Faustina Kowalska, che ne fu l'apostola. Dopo i Vespri Papa Francesco consegnerà una copia della Bolla a diversi ecclesiastici, in rappresentanza delle varie realtà ecclesiali e dei diversi continenti, come spiega il Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione. Una copia del documento verrà data al prefetto della Congregazione dei Vescovi cardinale Marc Ouellet, al prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, cardinale Fernando Filoni, al prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, cardinale Leonardo Sandri; inoltre, «in rappresentanza di tutto l'Oriente», riceverà una copia l'arcivescovo Savio Hon Tai-Fai, nato a Hong Kong e ora segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli; il continente africano sarà rappresentato dall'arcivescovo Barthelemy Adoukounos, originario del Benin e attuale segretario del Pontificio Consiglio per la Cultura; per le Chiese orientali, il Papa consegnerà la Bolla a monsignor Khaled Ayad Bishay della Chiesa patriarcale di Alessandria dei Copti. La lettura della Bolla nelle altre basiliche papali avverrà domenica 12 aprile, in una celebrazione liturgica. Nella basilica di San Giovanni in Laterano, alle 17, con il cardinale arciprete Agostino Vallini, durante la celebrazione solenne dei secondi vespri della Domenica in Albis; a Santa Maria Maggiore, con il cardinale arciprete Santos Abril y Castelló, nella Messa capitolare delle ore 10; nella basilica di San Paolo fuori le Mura, con il cardinale arciprete James Michael Harvey, in occasione della liturgia eucaristica delle ore 10.15.

La Divina Misericordia "La Divina Misericordia - spiega Jozef Bart, rettore del Santuario della Divina Misericordia di Roma, alla Radio Vaticana - ha sempre acceso una straordinaria gioia nei cuori di tutti i fedeli, perché dalla Divina Misericordia scorrono grazie, grazie infinite. Ma quest’anno viviamo la festa della Divina Misericordia nell’annuncio da parte di Papa Francesco dell’indizione dell’Anno Santo e la gioia è ancora tanto più grande in quanto l’indizione dell’Anno Santo avviene proprio con i primi Vespri della Divina Misericordia". "Quando Papa Francesco ha proclamato la decisione di aprire l’Anno Santo della Misericordia - continua Bart -, io ho subito fatto riferimento al Pontificato di Giovanni Paolo II il quale ha fatto del suo pontificato l’immagine della misericordia, ma non solo: Giovanni Paolo II, proprio con la sua morte, con i primi Vespri della Divina Misericordia, ha dato un inizio al cammino di misericordia in questo terzo millennio. Giovanni Paolo II ci ha lasciato una grande eredità e questa eredità è racchiusa, contenuta nell’atto della consacrazione alla Divina Misericordia che Giovanni Paolo II ha compiuto il 17 agosto 2002 a Cracovia, nella capitale del culto della Divina Misericordia. In questo atto di consacrazione, Giovanni Paolo II chiede che tutta l’umanità, tutti gli abitanti della terra facciano l’esperienza di questa misericordia. Bene, la proclamazione di Papa Francesco dell’Anno della Misericordia è una risposta a questo atto di consacrazione, perché il Giubileo della Misericordia porterà a far giungere questo messaggio davvero a tutti gli uomini di buona volontà di questa terra". "Fare esperienza delle Misericordia di Dio – conclude Bart - apre il cuore dell’uomo al Sacramento della Riconciliazione. Questa Misericordia si può toccare con mano e ogni peccatore, ogni uomo emarginato, già condannato umanamente parlando, invece ha la possibilità di rimettersi in piedi e di diventare santo proprio perché la Misericordia di Dio perdona tutti i peccati. E’ bene dirlo che proprio nella Festa della Misericordia, ciò che avverrà poi durante il Giubileo, la Chiesa concede l’indulgenza, il perdono per i peccati, le pene per i peccati commessi, alle condizioni che richiede l’indulgenza della Chiesa".

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