martedì 20 dicembre 2022
Il cardinale Krajewski ha raggiunto il Paese in guerra guidando un camion pieno degli aiuti per il grande freddo. Ora proseguirà all'interno per la distribuzione nelle città interne
Il cardinale Krajewski in Ucraina

Il cardinale Krajewski in Ucraina - Vatican Media

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È arrivato ieri a Leopoli, guidando un furgone grande del Vaticano ("il più grande che potessi guidare") con sopra un lampeggiante prestato dai gendarmi e, all'interno, un carico di quasi 40 generatori elettrici e buona parte delle magliette termiche che il Dicastero per la Carità sta raccogliendo per alleviare gli ucraini dalla temperatura che in questi giorni è scesa anche di 15 gradi sotto lo zero.

Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski è ancora una volta in Ucraina per portare alla popolazione piagata dal conflitto e dalle sue conseguenze la carità del Papa in vista del Natale.

Il cardinale - al telefono dall'Ucraina con Vatican News, con il fiato corto a causa del forte freddo - è stato nelle scorse ore in Polonia, nella città al confine di Przemysl, dove sono giunti due tir con altre magliette e altri generatori. Sono stati consegnati alla locale Caritas che da oltre nove mesi è attiva a pieno ritmo per l'accoglienza e l'assistenza dei profughi, in particolare donne con i loro figli, molte delle quali fuggite dalle regioni del Donbass.

Per il cardinale, il fattore tempo è un elemento fondamentale: arrivando velocemente nelle zone di guerra con magliette termiche e generatori, si possono anche "salvare delle vite". "L'Elemosineria Apostolica garantisce che tutte le cose arrivano a destinazione e anche che riusciamo a superare il problema della frontiera ucraina", dice Krajewski.

Oggi si è messo in viaggio "da solo" per visitare varie città colpite, tra cui Zaporizhzhia, Odessa e la capitale Kiev. "Farò 4-5 viaggi per portare soprattutto i generatori perché qui da Leopoli con le macchine piccole si arriva nei diversi posti. E così portiamo avanti questo servizio per il popolo da parte del Santo Padre. Non basta infatti avere le magliette, non basta avere i generatori, bisogna riuscire a portarli nei vari luoghi e, come ho detto, non è per nulla facile. Soprattutto con queste temperature".

Oggi arriveranno altri tir: "Mi impegno a fare questi passaggi", dice il cardinale. "Farò l'autista proprio per far partire i tir più presto possibile. Ci sono difficoltà che noi nemmeno conosciamo, ma quando si vuole tutto diventa possibile. Voglio ringraziare i nostri donatori e garantire che tutti i doni arrivano in modo veloce e diretto".

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