venerdì 16 settembre 2011
Da oggi a domenica nella città scaligera tre giorni di incontri, dibattiti.
L’alfabeto dell’economia Il codice che la orienta all’uomo di Claudio Gentili
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Si apre quest’oggi a Verona il Primo «Festival della Dottrina sociale della Chiesa», un’iniziativa che si concluderà domenica, fatta di incontri, di manifestazioni, di dibattiti attorno al pensiero sociale e politico dei cattolici che coinvolgerà duemila giovani provenienti da tutte le Regioni italiane. Un’idea, nata dall’incontro di diverse associazioni attive sul territorio nazionale (la Fondazione Toniolo di Verona, il Collegamento sociale cristiano, il Movimento degli studenti cattolici, la rivista La Società, i Gruppi della Dottrina sociale, la Fondazione Segni Nuovi e i giovani dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti).Il termine Festival, che può suonare in modo insolito rapportato a una materia così ponderosa e complessa, è però tutt’altro che fortuito. «È una parola – spiega Martino Merigo, coordinatore nazione degli studenti cattolici – che è di solito abbinata a spettacoli molto popolari. L’abbiamo scelta volutamente perché vogliamo portare nelle piazze il patrimonio della Dottrina sociale e non lasciarla chiusa nelle stanze di chi già la conosce. Vogliamo che sia lievito e che quindi non sia separato dalla farina della vita quotidiana».Il programma del Festival, che avrà come filo conduttore l’economia, è molto vario e articolato. Affronterà temi spinosi come il precariato, la legalità, l’evasione fiscale, il credito, l’etica della finanza, l’occupazione femminile, lo sviluppo, il Mezzogiorno. E vedrà la partecipazione di politici, economisti, banchieri, filosofi, giornalisti e uomini di Chiesa. Tra questi il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Enzo Jacopino, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, e manager come Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni, Alessandro Azzi, presidente di Federcasse, Giuseppe Guzzetti, presidente dell’associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio, Carlo Fratta Pasini, presidente del Consiglio di sorveglianza del Banco Popolare, e Gianni Zonin, presidente della Popolare di Vicenza, Federico Falck, Giancarlo Abete, Santo Versace. Molto attesa dai giovani la partecipazione del segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, che concluderà i lavori domenica. Ci saranno anche il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, di Prato Gastone Simoni e di Piazza Armerina Giuseppe Pennisi, nonché monsignor Angelo Casile, direttore dell’ufficio pastorale del lavoro della Cei, e monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.Spiega Manlio D’Agostino, presidente dei giovani dell’Ucid: «Abbiamo voluto concepire il Festival non come un convegno tradizionale, ma come un vero momento di incontro tra i relatori e i giovani. I quali interloquiranno e avranno un ruolo di veri protagonisti. I giovani imprenditori e dirigenti cristiani si incontrano al Festival con l’idea di confrontarsi e formulare proposte concrete, contribuendo a fare bene comune, pensando alle persone e non solo ai numeri.
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