mercoledì 20 marzo 2024
Nella Cittadella ribattezzata Laudato si' si inaugura giovedì 21 marzo un ciclo di quattro incontri dedicato al Cantico delle creature di San Francesco per insegnanti, educatori e formatori
Papa Francesco ad Assisi

Papa Francesco ad Assisi - Osservatore Romano / Ansa

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Per capire bene il senso dell’iniziativa, bisogna partire dal luogo che la ospita. Ovvero la Cittadella di Assisi, nella sua nuova denominazione di Cittadella Laudato si’, a rimarcare l’importanza dell’enciclica di papa Bergoglio, nella terra e alla scuola di san Francesco. Qui, nella sede della Pro Civitate Christiana si inaugura giovedì 21 marzo l’itinerario online “Il Cantico delle fede” definito “corso macroecumenico per la casa comune”.

Quattro appuntamenti (gli altri sono in programma il 2 maggio, il 12 settembre e il 7 novembre) con al centro il Cantico delle creature o di frate Sole. «Ci rivolgiamo – spiega Tonio Dell’Olio presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi – agli educatori, agli insegnanti, ai formatori e a chiunque altro voglia incontrare i saperi dell’anima e del corpo che sono custoditi dallo scrigno delle fedi e dalla sapienza umana. C’è una spiritualità presente anche in chi dice di non credere in Dio ed è l’incanto della poesia dell’universo. Per questo partiremo da una lettura laica per addentrarci nella sensibilità buddhista, nell’eco-teologia musulmana, in quella dei nostri fratelli ebrei».

La scelta di mettere al centro il Cantico delle creature è in questo senso particolarmente significativo. «Non vi è chi non riconosca in Francesco d’Assisi un respiro universale che, pur essendo saldamente ancorato alla fede cristiana, riesce a parlare con autentica libertà ad ogni persona a qualunque fede appartenga. In questo senso il Cantico di frate Sole è l’espressione più alta della parola di lode che proviene da ogni elemento della natura e diventa gratitudine. All’umanità viene richiesto di compiere un’esperienza totalmente immersiva perché non si senta mai soggetto separato dall’insieme della natura perché è stata proprio la mancanza di questa concezione a causare i disastri che oggi ci troviamo a cercare di curare».

Tonio dell'Olio

Tonio dell'Olio - .

Il primo appuntamento, giovedì dalle 17 alle 19 (www.cittadella.org), propone una lettura laica del Cantico affidata all’autrice di letteratura infantile Giusi Quarenghi. «Francesco – spiega Quarenghi - compone il Cantico delle creature non nel pieno del vigore e dell’entusiasmo degli inizi ma quando, provato nel corpo e nello spirito, sente vicina la morte. Lo vedo come l’ha mostrato Liliana Cavani nel suo primo film (1966): percependo che la fine è prossima, i frati vorrebbero sollevare Francesco dalla nuda terra e comporlo con maggiore dignità su un piano più alto, anche se solo di un tavolo si tratta, ma Francesco li ferma implorando “A terra, a terra…”. Staccarlo dalla terra – prosegue la scrittrice -, in quel momento così altamente significativo del vivere che è il morire, non sarebbe stato innalzarlo ma allontanarlo da quella terra alla quale Francesco ha riconosciuto braccia materne e sororali; e mantenere il contatto non avrebbe per nulla indebolito e oscurato il legame con il cielo, anzi».

Basta questo sentimento «che è anche pensiero e gesto», per capire il nucleo del Cantico, spiega Quarenghi «e per motivare ad assumerlo come matrice e grammatica dello sguardo sul mondo e della relazione tra gli umani e quello che chiamiamo ‘natura’, molto spesso distinguendocene come se non ne fossimo parte come ogni altra componente, ma fossimo d’altra materia e le stessimo sopra, dominanti. Mentre anche noi siamo, proprio in quanto umani e per nostra fortuna, pienamente ‘natura’, e siamo in relazione con tutto e ogni cosa, ed è dall’insieme di queste interrelazioni che viene e dipende la vita - inizio, durata, morte, mutamenti e trasformazioni. Umano e degli umani è il compito, e l’avventura, di assumere questo sentire, fin da giovanissimi; cominciare e crescere dentro questa fratellanza e sorellanza cosmica, tra umani e no, tra umani viventi e viventi non umani. Senza dimenticare che questo è grazia, e che va reso grazie: Laudato sì».

I prossimi appuntamenti prevedono la presenza del missionario saveriano Tiziano Tosolini (2 maggio), del teologo islamico Adnane Mokrani (12 settembre) della regista teatrale e studiosa di ebraismo Miriam Camerini (7 novembre). Non a caso il corso viene definito macroecumenico. «Significa – spiega dell’Olio - il superamento del semplice livello di dialogo interreligioso per entrare in una nuova relazione che è fatta di incontro, frequentazione e collaborazione. Tra le confessioni cristiane è avvenuto di scoprire la ricchezza immensa di ciò che ci unisce nella persona di Gesù Cristo. Con le sorelle e i fratelli di tante fedi diverse siamo uniti dalla fede nell’unico Dio e dal servizio da rendere all’uomo. Il macroecumenismo nasce prevalentemente in America Latina e vuole indicare un’origine popolare e non dottrinale, esperienziale prima che dogmatica, di cammino compiuto insieme senza confusione ma con la grande consapevolezza di servire insieme la causa della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato. Proprio come è avvenuto nel processo ecumenico ma - più in grande - secondo lo schema indicato dal Documento di Abu Dhabi».

Come si diceva all’inizio, il corso è significativo anche alla luce della nuova denominazione della Cittadella, Laudato sì appunto. «In questo modo si vuole sottolineare più e meglio il forte legame tra la Pro Civitate Christiana, la sua opera di evangelizzazione e la terra di Assisi che dura da più di 80 anni. In questi anni tanto la produzione editoriale di Cittadella Editrice, come del quindicinale Rocca e degli annuali Corsi di studi cristiani, hanno proposto con insistenza il tema dell’ecologia in chiave teologica e spirituale senza tradire il livello antropologico, sociale e politico. Le presenze di Leonardo Boff con il suo grido della terra, di Alex Langer e di Raimon Panikkar costituiscono alcuni dei contributi che, nel corso degli anni si è inteso offrire sul tema. Ora, anche sulla scorta del magistero di papa Francesco, abbiamo ritenuto di ritagliarci un angolo di originalità dando vita al Laboratorio macroecumenico per la casa comune diretto da Brunetto Salvarani e di cui il Corso è espressione della Cittadella Laudato si’ in cui le persone, i pellegrini, i visitatori che arrivano ad Assisi possano fare esperienza di una eco-spiritualità totale dal respiro al mangiare, al pregare».

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