Il Papa ai bambini: «Con il canto scoprite che il Natale è un invito alla pace»

di Agnese Palmucci, Roma
Oggi pomeriggio, a sopresa, Leone XIV ha assistito al concerto di Natale degli studenti della scuola pontificia di Castel Gandolfo. «A Natale "si può fare di più", - ha detto ai ragazzi - è vero, facciamo di più anche noi per proclamare la pace, l'amore e l'unità del mondo».
December 16, 2025
Il Papa ai bambini: «Con il canto scoprite che il Natale è un invito alla pace»
Papa Leone XIV in visita alla Scuola pontificia Paolo VI a Castel Gandolfo dove ha assistito al concerto di Natale preparato dai bambini della scuola, 16 dicembre 2025 (Vatican Media)
È seduto in prima fila papa Leone XIV, nella palestra stracolma della scuola pontificia Paolo VI, per il fuori programma del pomeriggio a Castel Gandolfo. Davanti a lui il grande coro dei bambini e dei ragazzi dell'istituto paritario, a pochi passi da Villa Barberini. «Si dice che la musica è un linguaggio universale - ha detto il Papa ai giovani studenti al termine del concerto «InCanto di Natale», durato circa un’ora, a cui ha preso parte durante il suo tempo di riposo nella residenza papale ai Castelli romani -. È stato bellissimo ascoltare i canti di Natale in italiano, latino, inglese, spagnolo. Tutte queste lingue ci aiutano a capire che Natale è un invito alla pace». Sempre parlando a braccio, poi, ha citato una delle canzoni cantate dai ragazzi: «A Natale si può fare di più, è vero, facciamo di più anche noi per proclamare la pace, l'amore e l'unità del mondo». 
Una vera sorpresa, quella di oggi, per gli allievi, le famiglie e i docenti della scuola, che hanno accolto il Papa con un bagno di folla. Il Vescovo di Roma, contento, dopo l’esibizione ha ringraziato i cantori per la bravura e per il «misterioso invito» arrivato alla Casa Pontificia. «E forse più misteriosa è stata la risposta quando ho deciso che sarei venuto», ha spiegato scherzando. Prima di impartire la benedizione ai presenti, ha ripreso il testo del primo canto, dove «c'erano le parole più belle», ha detto, «”angeli che portano l'amore”» e «siete voi che ci avete portato l'amore con questa bellissima musica», ha aggiunto. Poi ha citato Sant’Agostino: «quando pensava alla musica, diceva: “Chi ama, canta”' e Dio ha voluto comunicare a tutti noi il dono dell'amore. Questo è il Natale. Viviamo questo amore tutto l'anno». Nel breve momento di preghiera, che ha seguito il suo intervento finale, Prevost ha ricordato ai ragazzi che «Dio vuole avvicinarsi» a tutti loro e alle loro famiglie. «Preghiamo insieme - ha detto - apriamo il cuore perché anche noi possiamo vedere la sua presenza anche nei più piccoli». 
Prima di tornare a Villa Barberini, dove si è trattenuto poi fino a sera, al termine dell’evento papa Leone XIV ha salutato i ragazzi e ha ricevuto in dono da loro una racchetta da tennis, sport di cui è appassionato, e la divisa della scuola. Più tardi, invece, farà rientro nel Palazzo apostolico, in Vaticano.

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