mercoledì 29 giugno 2022
Le sigle dell’artigianato chiedono un incontro al ministro Franco Fisco, da Iv nuova proposta per portare a 120mila euro le cartelle "rateizzabili"
Un operaio edile al lavoro

Un operaio edile al lavoro - Ansa

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Da un lato il governo stoppa la proroga del Superbonus rimasto senza più fondi (e non vuol metterne di nuovi), dall’altro sta cercando nuove risorse per calmierare il prezzo delle bollette elettriche e dei carburanti. Ieri alla Camera, nel corso della riunione tra la maggioranza e l’esecutivo, le criticità di copertura delle misure sono state illustrate dal capo di gabinetto del Mef Giuseppe Chinè. Ci sarebbe però la disponibilità a verificare la possibilità di allargare le maglie del meccanismo della cessione del credito, ampliandolo ad altri soggetti oltre alle banche, con la sola esclusione delle persone fisiche.

È un nuovo braccio di ferro quello che si consuma tra il governo e la maggioranza: non è solo il M5s a chiedere di allargare le maglie, ma tutti i partiti insistono per una revisione del meccanismo che punta a rendere più efficienti le abitazioni. Molto critico sulla scelta del governo è Lino Ricchiuti di Fratelli d’Italia: «Hanno modificato in corso d’opera il bonus fino a renderlo inapplicabile, dicono, per colpa delle frodi. Il risultato? Gente che si ritrova con le case sventrate e senza soldi per finire i lavori, 33mila imprese medio-piccole che si ritrovano crediti che non sanno se potranno convertire in moneta per onorare i debiti con banche e fornitori». Mentre i deputati di Alternativa hanno chiesto di anticipare i lavori della commissione sul decreto Aiuti da 14 miliardi per la parte relativa al Superbonus, ma la richiesta è stata respinta. Il Movimento 5 Stelle è invece orientato alla conferma del Superbonus, anche a costo di arrivare a un accordo con cui fare un tagliando alla misura. Intanto tutti i presidenti delle associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti (Aicarr, Angaisa, Assistal, Assoclima, Assotermica, Cna e Confartigianato) chiedono un incontro al ministro dell’Economia Daniele Franco per «sbloccare le cessioni dei crediti e prorogare di sei mesi i cantieri del Superbonus già attivi sulle unità familiari». Il tempo comunque stringe: entro questa settimana dovrebbero chiudersi i lavori delle commissioni sul testo, che potrebbe anche accogliere sui debiti fiscali una proposta a firma di Luigi Marattin (Iv), che chiede di far salire da 60mila a 120mila euro il limite delle cartelle per cui sia possibile chiedere il pagamento in dieci anni, vale a dire 72 rate, senza che il contribuente debba «documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà».

Nuovi rincari in vista, invece, per luce e gas. Il rischio di nuovi aumenti delle bollette sembra concretizzarsi, a guardare l’andamento del prezzo dell’elettricità in Borsa. Tra oggi e domani l’Arera renderà note ufficialmente le nuove tariffe riservate al mercato tutelato. E non si arresta la corsa del costo dei carburanti, con benzina e gasolio sempre più cari, a pesare sulle vacanze estive. Così il governo valuta nuovi aiuti per famiglie e imprese per mitigare un salasso che non sembra potrà terminare a breve, anche a causa del contesto geopolitico ed economico delineato dalla guerra in Ucraina. Sarà quindi molto probabile un nuovo intervento del governo in soccorso di famiglie e imprese. Entro il 30 giugno dovrebbe arrivare in Parlamento il disegno di legge di assestamento di bilancio, con l’aggiornamento delle previsioni di finanza pubblica, e sarà valutata la fattibilità finanziaria di ulteriori misure per calmierare il costo dell’energia sino a fine anno. In questo senso i deputati dem Piero De Luca, Ubaldo Pagano e Pietro Navarra hanno ricordato di aver «accettato l’utilizzo di oltre sei miliardi di euro dal Fondo di sviluppo e coesione destinato al Sud per finanziare le esigenze dell’emergenza, con l’impegno tuttavia della ministra Carfagna affinché quei fondi fossero restituiti al Mezzogiorno già a partire dalla prossima legge di Bilancio».

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