giovedì 19 aprile 2012
​La Lega Nord paga l'affitto mensile di 2.200 euro di un appartamento al Gianicolo a Roma in dotazione a Roberto Calderoli utilizzando soldi del partito. È quanto emerso nell'ambito dell'inchiesta napoletana sull'ex-tesoriere del Carroccio Francesco Belsito. L'ex ministro: tutto vero, ma io verso 3mila euro al mese al partito.
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La Lega Nord paga l'affitto mensile di 2.200 euro di un appartamento al Gianicolo a Roma in dotazione all'ex ministro Roberto Calderoli utilizzando soldi del partito. È quanto emerso dai documenti acquisiti e analizzati dai carabinieri del Noe - secondo quanto riferito da fonti investigative - al lavoro per conto della procura di Napoli che indaga per riciclaggio sull'ex-tesoriere del Carroccio Francesco Belsito.Una notizia che lo stesso Calderoli conferma in una nota, precisando però di versare lui stesso circa 3.000 euro al mese al partito e di beneficiare dell'appartamento che funge da casa-ufficio in quanto "strumento di lavoro" in base ad un accordo sottoscritto con il movimento. "Mi si infanga per aver avuto in dotazione da parte del movimento una casa-ufficio dal costo di 2.200 euro al mese, quando io ne verso mensilmente 3.000 di euro alla Lega Nord", ribatte l'ex-ministro in una nota, precisando di farsi carico anche delle spese che sostiene come coordinatore del movimento e che il contratto per l'appartamento è stato sottoscritto da un anno e mezzo. "Si viene infangati per aver fatto il proprio dovere, per aver lavorato e tanto", attacca Calderoli, aggiungendo che "tutto quanto da me dichiarato è assolutamente circostanziato e dimostrabile ed è noto anche all'attuale segretario amministrativo della Lega Nord".Calderoli fa parte del "triumvirato" alla guida del Carroccio dopo le dimissioni da segretario federale da parte di Umberto Bossi, in seguito allo scandalo sul presunto uso a scopo privato dei fondi pubblici da parte di alcuni esponenti del partito.
AVVOCATO LEGA: ALL'OSCURO DEGLI INVESTIMENTI IN DIAMANTIIntanto oggi il pm di Milano Roberto Pellicano ha incontrato uno degli avvocati del movimento, che ha detto che il Carroccio era all'oscuro degli investimenti in diamanti fatti da Belsito.Il legale ha aggiunto di aver consegnato al pm copia dei certificati di qualità, peso e valore dei diamanti e copia dei codici identificativi dei lingotti consegnati nei giorni scorsi dall'ex-tesoriere alla Lega, per valutare se coincidano con i preziosi identificati dalla procura.Belsito due giorni fa ha riconsegnato al Carroccio 11 diamanti e cinque chili di lingotti d'oro e un'auto di Renzo Bossi, figlio del leader del Carroccio Umberto, in uso allo stesso Belsito.I diamanti, secondo fonti investigative, sarebbero stati acquistati da Belsito - al momento l'unico esponente leghista indagato nelle inchieste delle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria - con soldi dei rimborsi elettorali.
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