sabato 29 luglio 2023
In 254 aspirano alle ottime condizioni offerte, ambulatorio e aiuto per la casa, oltre alla mancanza di traffico e alla bellezza della città. Tra chi ha fatto domanda anche dottoresse iraniane in fuga
Il campanile di san Marco auscultato da un medico. La vignetta firmata dal disegnatore veneziano Lucio Schiavon per la campagna di ricerca dei medici per la Laguna

Il campanile di san Marco auscultato da un medico. La vignetta firmata dal disegnatore veneziano Lucio Schiavon per la campagna di ricerca dei medici per la Laguna - Azienda sanitaria veneziana

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E così ce l'ha fatta, la Serenissima, a risolvere quello che è, ormai, un problema cronico di tante aziende sanitarie di tutto il mondo: la mancanza di medici di famiglia. E, proprio ricorrendo anche all'estero, Venezia, da oggi, non ha più bisogno di dottori di base.

Ben 254 aspiranti hanno, infatti, risposto alla campagna, lanciata agli inizi di luglio, dall'Azienda sanitaria veneziana Ulss 3, preoccupata perchè la città poteva contare soltanto su 44 specialisti, di età media avanzata.

Tra chi si è proposto vi sono anche cervelli in fuga, che desiderano tornare in Italia, e decine di dottoresse iraniane, che vogliono scappare dalla situazione complicata in patria. Basterebbe soltanto un ventesimo delle candidature presentate per saturare l'intero fabbisogno di medici di base in Laguna nei prossimi anni.

Insomma l'appello lanciato dalla città di Venezia ai sanitari di tutto il mondo sotto lo slogan "Dottore, la città più bella del mondo ti aspetta" e diffusa su tutti i social, a cominciare da Instagram, e anche su giornali locali e nazionali, su testate di settore e sui siti degli ordini professionali dei medici, ha centrato, in pieno, il segno. Certo ad attirare sono state le ottime condizioni offerte. Garantito un ambulatorio e aiuto per trovare casa ​e, poi, una città davvero speciale, senza traffico, che non ha eguali quanto a qualità della vita per la sua cornice architettonica e ambientale.

Forse è servita anche l'illustrazione del disegnatore veneziano Lucio Schiavon, che mostrava una Venezia coloratissima, stile fumetti, con un medico, provvisto di tanto di stetoscopio, che auscultava il campanile di San Marco, davanti alla facciata dell'ospedale Civile dei santi Giovanni e Paolo. Sullo sfondo canali, ponti e palazzi di quella che molti ritengono la città più bella del mondo.

Il numero totale dei medici che hanno risposto all'appello lanciato dalla Serenissima comprende anche professionisti la cui aspirazione non potrà essere esaudita a causa di scogli linguistici o normativi. Le selezioni si sono chiuse ieri, e una graduatoria preliminare ha individuato i primi 11 medici idonei, che potranno insediarsi fino al 2025, anche in previsione dei futuri pensionamenti.

Tra le disponibilità ricevute, anche quelle di coppia: marito e moglie, entrambi medici, con doppia cittadinanza italiana e iraniana, si sono detti disponibili a venire a Venezia, e, allo stesso modo, una coppia di coniugi proveniente dal Venezuela e una dall'Argentina.
"L'esperimento è riuscito - ha detto il direttore generale dell'Azienda sanitaria veneziana Ulss 3 Edgardo Contato -, perché siamo arrivati in tutto il mondo, abbiamo ricevuto disponibilità, e siamo in gradi di risolvere il problema in maniera diretta".

Quello delle carenze di personale sanitario è un problema grave, non solo in Laguna, ma anche in tutte le regioni del Nord. Al primo gennaio 2022, "ritenendo accettabile un rapporto di 1 ogni 1.250 assistiti", secondo una stima del più recente rapporto di Fondazione Gimbe, si calcola una carenza di 2.876 unità ed entro il 2025 se ne perderanno oltre 3.400. Il 42,1% dei medici di famiglia, inoltre, supera il tetto massimo dei 1.500 pazienti, riducendo la qualita' dell'assistenza. Le situazioni più critiche per la carenza dei medici di medicina generale si trovano proprio nelle grandi Regioni del Nord: Lombardia (-1.003), Veneto (-482), Emilia Romagna (-320), Piemonte (-229), oltre che in Campania (-349).



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