sabato 12 novembre 2016
Il sindacato autonomo Anief promuove una giornata di mobilitazione con manifestazione a Roma, in piazza Montecitorio. Proposte oltre settanta modifiche alla Legge di Stabilità
Insegnanti protestano in piazza Montecitorio

Insegnanti protestano in piazza Montecitorio

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Insegnanti in piazza per dire «basta» al precariato, sollecitare il rinnovo del contratto (scaduto da sette anni) e chiedere la stabilizzazione dei docenti di sostegno. La mobilitazione è indetta dal sindacato autonomo Anief per lunedì e vedrà confluire a Roma, per il comizio in piazza Montecitorio, prof e personale Ata da tutta Italia.

Ampia piattaforma rivendicativa

È lungo l'elenco delle rivendicazioni avanzate dal sindacato: si va dalla mancata stabilizzazione dei docenti delle graduatorie d’Istituto sino all’inserimento nelle Gae del personale abilitato dopo il 2011 e dei diplomati magistrali. Secondo l'Anief, inoltre, «occorre - si legge in un comunicato - un nuovo piano straordinario di assunzioni che stabilizzi coloro che hanno già lavorato, come docenti o Ata, oltre tre anni su posti liberi; è necessario, poi, consentire ai neolaureati di accedere alla terza fascia delle graduatorie d’Istituto e ai Concorsi a cattedra nonché raggiungere la parità di diritti tra personale di ruolo e a tempo determinato, attraverso l’estensione ai precari degli scatti stipendiali e del bonus 500 euro per l’aggiornamento. Infine, per quanto riguarda il sostegno, a giudizio del sindacato, va garantito «un numero di docenti adeguato e col rispetto delle ore richieste dai medici - osserva il presidente Marcello Pacifico - non certo, limitandosi alla trasformazione di 5mila cattedre di sostegno da organico di fatto a quello di diritto, come si ha intenzione di fare con la prossima Legge di Stabilità, quando vi sono quasi 40mila cattedre libere e disponibili».

Giannini: interventi per un miliardo

A difesa delle misure per la scuola contenute nella Legge di Stabilità, interviene il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che sottolinea come nel testo in discussione in Parlamento, sia contenuto «lo stanziamento, per la prima volta, di una quota specifica, che confluisce nel fondo unico per il pubblico impiego, ma destinata all'organico di fatto che risolverà, se ben gestita, i problemi della scuola». «La Legge di stabilità - aggiunge il ministro - quest'anno, porta delle novità importanti e significative per quantità e per qualità perché ha un miliardo di risorse fresche assegnate al comparto»

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