mercoledì 1 luglio 2020
Dopo l'articolo di Avvenire, il Consiglio comunale all'unanimità ha cancellato la norma del regolamento di polizia che puniva chi faceva la carità
Via le multe a chi fa l'elemosina

Ansa

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Nella notte dei Santi Pietro e Paolo il Consiglio comunale di Sassuolo, in provincia di Modena, ha ratificato all’unanimità le modifiche all’articolo 61 del regolamento di Polizia urbana, come preannunciato dal sindaco della Lega, Gianfrancesco Menani, ad Avvenire. Le righe incriminate del regolamento, che introduceva un’ammenda di 56 euro per qualunque cittadino fosse stato colto in flagranza a fare l’elemosina a un questuante, sono state cancellate definitivamente.

Nell’introduzione al Consiglio, il sindaco ha citato proprio le sue dichiarazioni ad Avvenire, dalle cui pagine aveva ammesso di «essersi espresso male» nella formulazione del regolamento. Menani ha poi parlato di «polemiche strumentali. Per me l’articolo 61 era e resta buono, ma si prestava ad errate interpretazioni – ha detto –. Alla fine, non abbiamo multato nessuno: non volevamo punire la vecchietta, ma colpire il racket».

Durante il dibattito è intervenuta la consigliera comunale del Pd, Maria Savigni, che ha criticato l’ostinazione di Menani nel voler continuare a difendere la bontà di principio del regolamento. È prova, a suo avviso, che si trattava di un preciso posizionamento politico. «Vi siete giustificati dicendo che siete stati male interpretati. Questa motivazione è sorprendente: il fatto che abbiate tolto l’articolo è un’ammissione d’errore. Il regolamento non rispecchiava il sentire dei cittadini di Sassuolo: bastava non ascoltare le sirene di chi predica che la carità genera disordini. Questa è una vittoria della comunità» ha concluso.

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