giovedì 5 agosto 2021
Con la Polizia postale stanno collaborando nelle indagini anche Fbi e Europol. Obiettivo è capire da quale Paese sia partito l'attacco con ransomware al Ced della Regione Lazio
Lazio, di nuovo attivo il sito per prenotare le vaccinazioni

Ansa

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"Dopo il lavoro di questi giorni, ora siamo in grado di presentare un primo cronoprogramma dei servizi che stiamo riattivando: è operativo da questo pomeriggio il sistema di prenotazione vaccinale che si potrà raggiungere dal sito www.prenotavaccino-covid.regione.lazio.it In giornata ripartirà anche l'anagrafe vaccinale". Lo comunica in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

"Lunedì invece - continua la nota - verrà attivato un sito regionale temporaneo che conterrà le informative ai cittadini e i servizi amministrativi, come ad esempio il Burl. Entro venerdì prossimo tornerà attiva la posta elettronica della Regione Lazio ed entro fine agosto l'attività di bilancio, i cui dati sono integri. Le gare regionali sono già ripartite grazie alla collaborazione con la Regione Emilia Romagna, in attesa che entro i primi di settembre riparta la nostra piattaforma. Confermiamo che i servizi 118, 112, Protezione civile, Centro trasfusionale, Pronto soccorso e Pagamento bollo auto non sono mai stati interrotti".

Dopo il massiccio attacco hacker al Centro elaborazione dati della Regione Lazio, gli investigatori sono a caccia degli indirizzi Ip (l'internet Protocol address) da cui è partito il raid. Con la Polizia Postale stanno collaborando anche Fbi ed Europol. Obiettivo degli investigatori, incrociando anche i dati forniti dall'estero, è individuare eventuali similitudini con altri attacchi fatti in passato con ransomware cryptolocker in Italia e all'estero. La Postale, che lavora su delega della Procura di Roma, sta analizzando i dati, sui file di log, acquisiti in questi giorni. Obiettivo è capire da quale Paese è partita l'azione.

Sull'offensiva indagano i pm del pool reati informatici e dell'antiterrorismo coordinati dal procuratore capo Michele Prestipino e dal procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli. Nel fascicolo i reati ipotizzati sono quelli di accesso abusivo a sistema informatico, tentata estorsione e danneggiamento di sistema informatici, con l'aggravante delle finalità di terrorismo.

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