giovedì 31 ottobre 2013
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 Le quattro proposte di legge contro il gioco d’azzardo pre­sentate in Parlamento, po­trebbero presto confluire in un uni­co disegno di legge. Obiettivo è ar­rivare all’istituzione di un 'Osserva­torio nazionale sulle dipendenze da gioco d’azzardo' e ad una serie di disposizioni «per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle dipen­denze e del gioco d’azzardo patolo­gico ».
Nella relazione introduttiva, Paola Binetti (Sc) individua sette ri­schi legati alle dipendenze da gioco: la scarsa avvertenza del soggetto, la mancanza di dati epidemiologici certi, la mancata conoscenza dei meccanismi da gioco, l’isolamento del giocatore e la falsa socializzazio­ne offerta dal gioco on line, la man­canza di un’adeguata normativa del gioco on line, gli adescamenti della rete. Ecco perché, di fronte al gioco d’azzardo patologico – scrive anco­ra Paola Binetti – c’è una doppia sfi­da da affrontare: «Prevenire l’insor­genza della condotta patologica e curare il soggetto che si ammala, svi­luppando u­na grave di­pendenza dal gioco».
La relazione non nascon­de le gravis­sime respon­sabilità dello Stato che, or­mai da un paio di de­cenni, sostie­ne l’industria del gioco e ne sollecita i consumi attraverso u­na pubblicità martellante: «Si tratta di un modello di comunicazione che tutela solo gli interessi degli im­prenditori del gioco d’azzardo, sen­za mettersi nei panni del giocatori». Insomma, una situazione di inaudi­ta gravità che sollecita l’accorpa­mento in un testo unico delle quat­tro proposte di legge, «accomunate dal fatto di prevedere, a vario titolo, interventi volti alla cura e alla pre­venzione della dipendenza da gioco patologico».
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