martedì 11 luglio 2023
La riunione d'urgenza voluta dal ministro degli Affari europei per blindare la nuova tranche. Revisionati 10 obiettivi su 17. Schlein: «Meloni si assuma le proprie responsabilità»
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Benché la terza rata del Pnrr non sia stata ancora incassata, il governo si muove per mettere al sicuro la quarta. Il titolare degli Affari europei, Raffaele Fitto, ha infatti riunito oggi alle 13:30 una sessione d'urgenza della cabina di regia dedicata. Al centro della riunione la revisione dei target necessari ad accedere alla nuova tranche. Sono 10 le modifiche su 17 obiettivi già condivise con l'Unione europea e i cambiamenti, ha fatto sapere il ministro nella conferenza stampa seguita al vertice, «riguardano diversi ministeri» e consentiranno di chiedere le risorse legate al nuovo pacchetto. In ogni caso, è la rassicurazione, i fondi della quarta rata saranno richiesti per intero e «non ci sarà definanziamento», anche se sui tempi «nessuno può dare garanzie». Fitto ha poi risposto in merito ai ritardi sulla terza frazione del Piano destinato all'Italia, sottolineando che «sono in corso verifiche» e che l'intervento di oggi servirà ad evitare «lungaggini» per la prossima. Il responsabile degli Affari europei ha poi fatto sapere che andrà volentieri a riferire in Parlamento su quanto stabilito oggi ma, ha polemizzato, «mi farebbe piacere ascoltare dalle opposizioni critiche di merito», perché porterà «dati oggettivi» e nel caso in cui venissero smentiti, ne sarà «ben lieto».

Ovviamente la mossa ha prestato il fianco agli attacchi delle opposizioni e la segretaria del Pd Elly Schlein si è scagliata duramente contro l'esecutivo: «La presidente Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata del Pnnr e perché rischia di slittare anche la quarta, si ricordi che parliamo di risorse che riguardano investimenti strategici per le imprese, il lavoro e le vite delle persone e ottenerle è essenziale per far ripartire il Paese. Una cosa è certa: non possiamo perdere la storica opportunità del Pnrr perché il governo passa il suo tempo a difendere Santanchè, La Russa e Delmastro».

Anche il coportavoce di Europa verde e leader di Avs, Angelo Bonelli, ha sferzato Palazzo Chigi, nella convinzione che «l'Italia sta per fare una figuraccia storica in Europa, saltando la quarta rata» del Piano. «Nonostante le nostre numerose sollecitazioni - ha proseguito - la maggioranza spreca il suo tempo ad attaccare i magistrati, a difendere i suoi esponenti di partito e di governo sotto inchiesta mentre l'Italia sta perdendo risorse importanti per il futuro del paese, con gravi problemi per le imprese e le famiglie. Non si governa con la propaganda come fa Giorgia Meloni. Si preveda subito un'informativa del governo con Meloni in parlamento sul Pnrr».

Dalla parte opposta è stato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a gettare acqua sul fuoco: «Aspettiamo e ascoltiamo cosa verrà detto dal ministro Fitto in cabina di regia. Il mio ministero ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era posto. Il ministro Giorgetti ha già dato delle indicazioni sufficientemente chiare dal suo punto di vista, adesso ascolteremo anche come è andato il dialogo con Bruxelles in questa cabina di regia che ha convocato».


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