martedì 17 aprile 2012
Più di 200 realtà e tanti nuovi progetti grazie all’intesa. Impiegate risorse per un milione e mezzo di euro a beneficio di decine di iniziative. Percorsi formativi mirati per gli operatori, sia animatori sia educatori, coinvolgendo anche i nuclei familiari.
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Decine di nuovi oratori nelle Marche grazie anche all’Intesa tra i vescovi marchigiani e la Regione. L’accordo ha compiuto tre anni di vita ed è stato verificato ieri mattina ad Ancona in un vertice paritetico, presente una delegazione di vescovi marchigiani, guidata dal presidente, monsignor Luigi Conti. Conti ha osservato come le misure adottate abbiano consentito, nel solo 2011, di far nascere 42 nuove strutture, ma anche di rafforzare e far crescere in qualità buona parte delle 173 realtà esistenti. Più di duecento, quindi, gli oratori complessivamente coinvolti.Un risultato di cui si compiace il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, secondo cui l’esecutivo «si è mosso, conoscendo la sensibilità dei vescovi, consapevole che gli oratori abbiano una funzione sociale ed educativa preziosa nei confronti delle famiglie». Spacca ha anche segnalato che in questi primi tre anni di funzionamento della legge (la 31/2008), nel complesso la Regione ha messo a disposizione delle diocesi, a sostegno dei progetti educativi degli oratori, risorse per un milione e mezzo di euro, di cui hanno beneficiato complessivamente 66 iniziative, i cui finanziamenti hanno contribuito a coprire anche alcuni costi vivi necessari per il funzionamento logistico dei locali.  Alcuni esempi sono stati illustrati dai vescovi presenti: Claudio Giuliodori (Macerata-Recanati-Treia), Edoardo Menichelli (Ancona-Osimo) e Giancarlo Vecerrica (Fabriano-Matelica) che hanno citato alcuni delle decine di progetti attivati nelle singole diocesi. La maggior parte (una cinquantina) è partita nel 2010, prevedendo attività proseguite anche l’anno successivo. Nel 2011 dalle diocesi sono arrivate proposte per 16 progetti, a favore degli oratori presenti nel territorio di riferimento, mentre nel 2010 ne sono partiti 50.Particolare attenzione è stata data al consolidamento degli oratori esistenti e all’apertura di nuove strutture, dove non erano presenti o attive, con percorsi formativi mirati per gli operatori, sia animatori, che educatori, coinvolgendo in alcuni contesti anche le famiglie, con interventi per bambini, adolescenti e giovani. I vescovi marchigiani, tuttavia, sono voluti intervenire anche con un progetto regionale, trasversale a tutte le Diocesi, denominato “Formati”, un percorso di formazione regionale articolato in moduli e diretto ai formatori di operatori in tutti gli oratori per qualificarne la preparazione, con un taglio pedagogico che affrontasse i problemi legati alla crescita dei giovani. Nel progetto, tra l’altro, anche la costituzione di un “ufficio di coordinamento oratori”, per l’organizzazione delle attività del corso e il sostegno alle Diocesi nella redazione dei progetti a livello locale. «Vorremmo arrivare – ha spiegato l’assessore alla famiglia, Luca Marconi – a rendere consapevoli giovani e adolescenti rispetto alle dipendenze, quali alcol, droghe, gioco d’azzardo, internet, televisione, acquisti compulsivi, tabacco, cibo che sono sempre più invasive e devastanti per la vita dei nostri ragazzi».Nei progetti realizzati sono stati proposti laboratori musicali, teatrali e informatici, attività sportive, cineforum. La novità contenuta dal Protocollo d’intesa siglato tra la Conferenza episcopale marchigiana e la Regione – e rinnovato un anno fa – è la previsione che i singoli progetti siano coordinati e gestiti direttamente dalle diocesi, e non più dagli Ambiti Territoriali Sociali, che tuttavia mantengono compiti  di verifica delle attività realizzate.
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