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Trecentosessantacinque giorni all’alba a cinque cerchi. I Giochi di Milano-Cortina prendono pian piano forma e a un anno dalla cerimonia di apertura – in programma dentro lo stadio di San Siro – il conto alla rovescia diventa ufficiale. Il display che segna giorni, ore, minuti e secondi all’inizio dell’evento è stato installato ieri sera a Milano nella piazzetta Reale, a pochi passi dal Duomo, mentre stamattina sarà il Teatro Strehler ad accogliere il presidente del Cio, Thomas Bach, che dal palco del Piccolo firmerà le lettere di invito per i Comitati olimpici nazionali e i loro migliori atleti, spinti a partecipare alla rassegna della neve e del ghiaccio 2026, la terza sul manto italiano dopo quelle di Cortina 1956 e Torino 2006. «C’è tanto lavoro da fare prima dell’avvio, ma il comitato organizzatore sta facendo molto bene e confido che anche il Governo farà la sua parte. Se tutto procederà per il meglio, penso che la gente potrà inorgoglirsi, perché sarà un’edizione brillante. L’Italia e gli italiani possono fare tanto», ha detto Bach giunto nello Stivale già domenica e a colloquio nei giorni scorsi con Papa Francesco con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e con la premier Giorgia Meloni. La stessa presidente del Consiglio ieri mattina ha presieduto a Palazzo Chigi un vertice dedicato alla preparazione dei Giochi, alla presenza dei ministri Tajani, Salvini, Giorgetti e Abodi, nonché dell’ad della Fondazione Milano-Cortina, Andrea Varnier.
Dal punto di vista infrastrutturale la responsabilità della costruzione di impianti di gara, strade, viadotti e ponti è in capo a Simico, partecipata al 35% sia dal ministero dell’Economia sia dal ministero delle Infrastrutture, al 10% a testa dalle regioni Lombardia e Veneto e al 5% cadauna dalle province autonome di Bolzano e Trento. Per realizzare l’evento sono state coinvolte 94 opere per un costo complessivo di 3,4 miliardi di euro. Di queste 44 sono sportive (di cui 30 per le gare dei Giochi) e 50 legate alla viabilità. Al momento sei opere sono state completate, 40 sono in esecuzione, altrettante in progettazione e 8 ancora in fase di gara. «È per noi un privilegio riqualificare i luoghi della vita di tutti i giorni di tante comunità. La nostra azione si basa su trasparenza e legalità: la piattaforma digitale interattiva Open Milano Cortina 2026 e la sottoscrizione del protocollo di Legalità con la Struttura Antimafia del Ministero dell’Interno dimostrano la concretezza del nostro operato», ha spiegato l’ad di Simico, Fabio Saldini.
La priorità sono le infrastrutture sportive, da concludersi al più presto. Il nodo cruciale è la pista per bob, sleketon e slittino di Cortina, i cui lavori proseguono spediti in vista della scadenza improrogabile di marzo. Entro quella data va effettuata la pre-omologazione del budello per scongiurare l’avvio del piano B, che porterebbe le competizioni a Lake Placid negli Stati Uniti. Tra le opere non sportive, come già previsto in sede di pianificazione, molte non verranno completate entro i Giochi, ma vedranno la luce più tardi, configurandosi comunque come eredità olimpica. Su tutte la priorità è stata data alla tangenziale Sud di Sondrio e alla rotatoria di Bormio, snodi cruciali per alleggerire i tempi di percorrenza tra Milano e la Valtellina, terra dove verranno assegnati ben 34 dei 116 titoli. L’area sportiva di Livigno verrà testata in marzo con una prova di Coppa del mondo dedicata a salti e gobbe, la cui pista è stata già consegnata a dicembre. In corso invece i lavori per lo Snow Park che accoglierà big air, halfpipe, slopestyle e cross. Bormio si dividerà tra sci maschile e alpinismo, il cui primo approccio con la pista Stelvio sarà a fine mese.
A Milano il Forum di Assago dal 14 al 16 febbraio ospiterà il World Tour dello short track, per poi accogliere il 19 e il 20 un trofeo internazionale di pattinaggio figura. Tuttora in costruzione il Palaitalia a Santa Giulia, palazzetto destinato a diventare l’arena indoor più grande d’Italia e che durante la rassegna sarà la casa principale dell’hockey su ghiaccio. Il complesso non rientra nel raggio d’azione di Simico, giacché l’operazione immobiliare si sta realizzando con fondi privati. Di natura temporanea invece i due impianti alla fiera di Rho, dedicati a pattinaggio velocità su pista lunga e hockey. Ancora in ricostruzione i trampolini per il salto a Predazzo, la cui inaugurazione avverrà in estate, già rodate invece le nuove piste di fondo a Lago di Tesero, i cui ultimi ritocchi saranno durante il Tour de ski del prossimo anno. Lo stadio del biathlon di Anterselva si è rifatto il look e non ha bisogno di ulteriori aggiustamenti, tanto che la prova di coppa del mondo 2026 salterà, visto l’approssimarsi dei Giochi. Discorso simile per l’Olimpia delle Tofane di Cortina, che ha brillantemente accolto la Coppa del mondo di sci femminile tre settimane fa. Nella “Perla delle Dolomiti” è stato ristrutturato anche lo storico palazzetto dei Giochi del 1956, destinato alle competizioni del curling.
Dal punto di vista organizzativo il prossimo importante passaggio avverrà il 14 aprile quando, in contemporanea nel padiglione italiano all’Expo di Osaka e a Milano, verranno svelate le torce olimpiche e paralimpiche. Seguiranno nei mesi successivi le presentazioni delle medaglie e dello slogan della manifestazione. Il 26 novembre avverrà l’accensione della fiamma olimpica ad Olimpia, nel Peloponneso. La fiaccola giungerà poi il 6 dicembre a Roma, da dove comincerà il viaggio lungo lo Stivale che si concluderà a Milano esattamente tra un anno.