martedì 25 novembre 2008
Il piccolo, di origine cinese, è stato soccorso e trasportato in codice rosso all'ospedale Niguarda. Le sue condizioni sono gravi e si teme per la sua vita.
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È in coma. In condizioni gravissime e lotta tra la vita e la morte all’Ospedale Niguarda di Milano, il bambino cinese che ieri è volato giù dalla finestra della sua scuola, in un quartiere periferico della città. Un volo terribile di oltre 10 metri avvenuto dal terzo piano della scuola elementare Cappellini, in via Giovanni Battista De Rossi 2, zona via Varesina.La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta su quanto è successo. La maestra dell’alunno risulta già iscritta nel registro degli indagati. Il bambino, dopo la caduta, è stato subito trasportato in "codice rosso" all’ospedale Niguarda ed è in coma profondo. Accanto a lui, ora, si trovano i genitori: giovani, ben vestiti, ma non parlano italiano. I due hanno rotto il loro composto silenzio solo quando sono arrivati alcuni parenti. La coppia ha atteso per ore, nella sala d’aspetto del nosocomio, mentre i medici si adoperavano per salvare il loro figlio. Intorno alla 16.30, finalmente lo hanno potuto vedere: un medico li ha accompagnati nel reparto di neurorianimazione dove il piccolo è ricoverato. Con loro c’era una ragazza di 16 anni incaricata di tradurre le parole dei medici, dopo che è stata rifiutata la mediatrice culturale inviata dall’assessorato comunale alle politiche sociali.Il piccolo, secondo il team speciale di traumatologia, che lo ha preso in cura, avrebbe riportato un trauma cranico di grado "severo" e lesioni a organi addominali e toracici. La prognosi è, ovviamente, riservatissima. Il pm di Milano, Luigi Luzzi, ha aperto un’inchiesta con un’ipotesi di reato che parla di omesso controllo e lesioni colpose gravissime a carico dell’insegnante, e sta valutando anche altre posizioni. Secondo una prima ricostruzione, il bambino era rimasto da solo nell’aula del terzo piano mentre l’insegnante con gli altri alunni stavano già scendendo al termine della lezione. La porta dell’aula era chiusa e il bambino, probabilmente spaventato, ha accostato una sedia alla finestra dell’aula ed è poi caduto di sotto. Ma l’aula, certo inavvertitamente, è stata chiusa a chiave? Questo fatto, se così sono andate le cose, può aver sgomentato il bambino? Questioni che adesso andranno al vaglio della magistratura. Ci sarebbero poi altre piste aperte, alimentate da altre testimonianze pervenute. Come l’ipotesi che il bambino sia rimasto solo indietro dal’uscita dall’aula e che si sarebbe gettato di sotto da una finistra del corridoio.Stando ai primi controlli, non ci sarebbero problemi di sicurezza riguardanti la scuola. Il Comune di Milano infatti ha assicurato che per l’edificio, in ottime condizioni, sono stati eseguiti tutti i programmi relativi alla manutenzione e alla messa a norma. Appena appresa la notizia diverse mamme si sono precipitate a scuola per sapere dei loro figli. Preoccupate per quanto è successo. In molte hanno però difeso la scuola. «Mi sono sempre trovata benissimo sia con la bambina che ha 10 anni che con l’altro mio figlio, è una scuola che funziona e non ho mai avuto problemi», ha detto una di loro. Alle 16 al termine delle lezioni i bambini della 1^ C sono stati fatti uscire da una porta secondaria e transitando dal giardino del vicino acquedotto comunale, fatti salire su dei bus di servizio e riaccompagnati a casa. La maestra della classe sarebbe invece a casa in preda a un forte choc.
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