venerdì 30 aprile 2021
Don Di Noto: "Molti bambini devono essere liberati. Troppi sono ridotti a schiavitù sessuale e manipolati da chiare ideologie che riducono la vita umana a scarto, a merce, a oggetti di piacere”
Meter, la "Giornata per i bambini vittime di violenza"

Archivio Ansa

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Lui è sfinito, ma non ha finito. Né don Fortunato ha alcuna intenzione d’abbandonare. Sfinito dall’orrore che smaschera e denuncia da trent’anni, ma da qualche tempo forse anche meno solo. Con la sua ”Associazione Meter” (che combatte la pedofilia e fondò nel 1989) sta celebrando la venticinquesima Giornata bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza contro la pedofilia e “come da tradizione si tiene dal 25 aprile per una settimana fino alla prima domenica di maggio”. Una risposta “alle contemporanee giornate dell’orgoglio pedofilo”, spiega don Fortunato Di Noto.

Chiama le cose da col loro nome: “Molti bambini devono essere liberati. Troppi sono ridotti a schiavitù sessuale e manipolati da chiare ideologie che riducono la vita umana a scarto, a merce, a oggetti di piacere”. E ancora - continua -, “i veri protagonisti di questa Giornata sono stati sempre i bambini e in venticinque anni si sono formate generazioni che hanno imparato a difendersi con responsabilità e consapevolezza dagli aggressori e dai predatori di innocenza. C’è ancora molto da fare, noi continueremo a farlo”.

Il racconto di don Fortunato e di Meter “non è una storia di filantropia - secondo monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto -. Sarebbe istintivo pensarlo, ma obiettivamente superficiale e ingeneroso. Invece questo racconto dice una storia teologica: parla della fede e di un particolare tipo di cristianesimo che dovremmo propiziare”.

Ed è davvero sempre meno solo. Alla Giornata di quest’anno hanno aderito trenta diocesi (aumentano ogni anno), ha aderito la Congregazione per l’educazione cattolica del Vaticano. E non un’adesione formale, ma proprio le diocesi hanno invitato i parroci e le comunità a pregare con la preghiera formulata dai bambini vittime, ai quali Meter ha chiesto di scriverla: “Preghiamo per il popolo di Dio affinché promuova con coerenza la difesa, la tutela, la protezione e la cura dei piccoli violati nel corpo e nello spirito e assuma iniziative per la loro salvaguardia in famiglia,nella società e nella scuola”.

Ha aderito anche la seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha inviato un messaggio a don Fortunato: questa Giornata “ci permette di ricordare l’importante attività che l’Associazione da Lei animata ha svolto in questi anni: proteggere i bambini, ascoltare le loro storie, accogliere le loro sofferenze, rispondere alle loro domande, sostenere e garantire lo sviluppo armonico delle loro persone, offrire loro una speranza e un futuro. Questa la Vostra missione che, negli anni, ha reso l’Associazione un punto di riferimento nazionale e internazionale”.

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