lunedì 8 giugno 2009
Storico sorpasso del centrodestra in due feudi "storici" del centrosinistra
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Un "terremoto" elettorale che suscita più di un clamore. In due regioni tradizionalmente "rosse" come le Marche e l'Umbria, il Pdl - con margini comunque diversi - supera il Pd e si presenta come la forza politica trainante.E' il caso della regione marchigiana dove la compagine berlusconiana arriva al 35,2% nei suffragi nel voto europeo, con un totale di 265.185 voti. Il Pd si ferma al 29,9%. "Risultato storico" lo definisce il coordinatore marchigiano del Pdl Remigio Ceroni, che ricorda come nel 2004, cioè alle Europee precedenti, l'Ulivo raggiungeva il 35,8% dei consensi, mentre Forza Italia e An insieme superavano a stento il 30%. Ma la segretaria regionale del Pd Sara Giannini prova a smorzare affermando che "la coalizione di centrosinistra è di gran lunga avanti". Nelle Marche la Lega nord raggiunge il 5,5% arrivando addirittura al 15-20% in alcune areee.Più ristretto il margine tra Pdl e Pd in Umbria, ma anche qui si assiste ad uno storico sorpasso. Con circa 10 mila voti in più il Popolo della libertà conquista la palma di primo partito ottenendo 183.552 voti, ovvero il 35,78%. Il Partito democratico a Perugia e dintorni si ferma al 33,90% (raccoglie 173.927 voti).Così Fiammetta Modena, capogruppo del Pdl in consiglio regionale, può defiire "un traguardo eccezionale" il responso delle urne. Anche nella regione centrale la Lega riesce a sfondare: nel centro di Nocera umbra i bossiani mietono il 10%.
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