martedì 19 luglio 2022
Domani mercoledì il premier al Senato, giovedì alla Camera. Intanto proseguono le trattative tra i leader. Berlusconi ospita il vertice del centrodestra di maggioranza.
Mario Draghi

Mario Draghi - Ansa

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Alla vigilia dei due giorni decisivi per l'esecutivo di Mario Draghi, che questo mercoledì sarà al Senato e giovedì alla Camera, proseguono le trattative dei leader che sostengono la maggioranza nel tentativo di evitare la crisi di governo. Questa mattina il capo dell'esecutivo è salito al Quirinale per riferire, anche dopo la missione in Algeria, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A muoversi è stato poi il segretario del Pd, Enrico Letta, che si è recato a palazzo Chigi per un faccia a faccia con il presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi ha ospitato anche il vertice del centrodestra di governo, che ha sfatto seguito alla riunione convocata questa mattina dal leader del Carroccio, Matteo Salvini, con i ministri della Lega. Le consultazioni tra politici sono state continue per tutta la giornata, mentre nel M5s il dibattito è sempre più serrato e duro tra ortodossi e governisti, con diversi di questi ultimi che sarebbero pronti a lasciare Conte alla Camera per passare al Gruppo Misto.

La diretta della giornata

19:57 Sono arrivati a quota 1.861 i sindaci che hanno sottoscritto l'appello a Mario Draghi ad andare avanti in nome della stabilità. Si tratta di un lungo elenco che va dalle grandi città ai piccoli comuni, con una rappresentanza di diverse forze politiche e liste civiche, anche di centrodestra. "Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l'azione di governo. Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l'interesse del Paese ai propri problemi interni". "Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità".

21:46 Secondo ambienti governativi l'incontro tra Draghi e il centrodestra di governo è andato bene. Cresce l'ottimismo per l'appuntamento in Senato di domani mercoledì.

19:27 Una delegazione del centrodestra di governo composta da Matteo Salvini, Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi, è attesa a Palazzo Chigi per un confronto con il premier Mario Draghi. L'incontro poi è durato circa un'ora.

19:14 "Gli italiani non vogliono la crisi: in un momento come questo non si può minare la stabilità e la credibilità dell'Italia, mettere a rischio la legge di bilancio e le risorse del Pnrr solo per anticipare di qualche mese le elezioni. Il presidente Draghi vada avanti. Il centrodestra di governo ascolti la voce dei ceti produttivi, del popolo delle partite Iva, dei sindaci e dei governatori, e sostenga il presidente del Consiglio senza se e senza ma. Prima viene l'Italia". Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, di Forza Italia.

17:24 "Se c'è una cosa positiva avvenuta negli ultimi giorni e che può accompagnare il Paese nei prossimi mesi è la ripresa di centralità del dialogo sociale, fra governo, parti sociali e Parlamento". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, concludendo la tavola rotonda "L'auto tra crisi e transizione ecologica", a Roma.

16.57 Domani mercoledì inizieranno alle 9.30 le comunicazioni del premier Mario Draghi in Senato. La giornata a palazzo Madama dovrebbe terminare alle 19.30 per passare alla Camera il giorno successivo. Lo si apprende al termine della conferenza dei capigruppo del Senato.

16:40 L'esito del voto di fiducia di domani al Governo "è altamente incerto, ma i recenti eventi sono negativi per il credito e aumentano il rischio di elezioni anticipate". Anche se Draghi rimarrà premier, "l'attuazione delle politiche sarà più difficile in vista delle elezioni, in particolare per le politiche necessarie per sbloccare la terza rata dei fondi di risanamento dell'Ue". Lo scrive Moody's secondo cui "Il governo potrebbe anche avere difficoltà a trovare un accordo sul bilancio 2023, che dovrà presentare alla Commissione europea entro ottobre, o su politiche per gestire i rischi legati alla dipendenza dell'Italia dal gas russo". "È probabile che il ritorno dell'instabilità politica e il mancato raggiungimento degli obiettivi Pnrr - si legge ancora - indeboliscano la fiducia degli investitori in un momento in cui il governo ha bisogno che gli investitori svolgano un ruolo maggiore nel mercato del debito italiano nel contesto della normalizzazione della politica monetaria della Banca centrale europea"

15:59 Le forze di centrodestra di governo riunite a Villa Grande, secondo quanto si apprende, intendono chiedere un incontro al premier Mario Draghi. Il vertice è ancora in corso.

15:57 "Il Movimento 5 Stelle avrebbe dovuto risolvere i problemi del Paese, aiutare la gente. Ora, diventato partito di Giuseppe Conte, è vergognosamente il primo responsabile di una crisi che rovinerà famiglie e imprese d'Italia. Il M5S domani non voterà la fiducia e le persone devono sapere che la colpa di ciò che accadrà ha un nome e cognome: Giuseppe Conte. So che ci sono molti colleghi del M5S contrari a questa scelta scellerata, a partire dal capogruppo Crippa. Contiamo sul loro senso di responsabilità". Lo dichiara il deputato di Insieme per il futuro Davide Serritella.

15:41 "Il presidente Giovanni Toti ha convocato per questa sera una riunione della segreteria nazionale di Italia al Centro, con la partecipazione dei parlamentari del partito, per fare il punto sulla crisi e assumere le conseguenti determinazioni". È quanto fa sapere una nota di Italia al Centro.

15:18 Una quindicina di associazioni imprenditoriali bergamasche hanno rivolto un appello al governo "affinché non rinunci al proprio mandato" e alle "forze politiche presenti in Parlamento affinché confermino la loro fiducia all'Esecutivo", esprimendo "preoccupazione per la crisi di Governo apertasi negli ultimi giorni". A firmare l'appello sono le organizzazioni territoriali di Ance, Ascom, Cdo, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confai,Confartigianato Imprese, Confcooperative, Confesercenti, Confimi Apindustria, Confindustria, Fai, Lia e Unione Artigiani.

15:09 "Sta avvenendo qualcosa di eccezionale, gli attestati di stima per Mario Draghi coinvolgono le categorie produttive, le associazioni, gli enti locali ed anche gran parte del Parlamento. L'appello dei sindaci è stato ad ora firmato da 1.600 primi cittadini, di tutti gli orientamenti possibili. La posizione dei sindaci rappresenta il Paese reale. Per questo la loro voce ha dato così noia a Giorgia Meloni. A Fratelli d'Italia va di moda il motto tanto peggio, tanto meglio, 'chi se ne importa del paese, se i sondaggi ci premiano'. L'Italia non può permettersi questi calcoli di bottega". Così il senatore del Pd Andrea Marcucci.

15:05 È in corso al Nazareno una riunione di coordinamento del Partito Democratico, con il segretario Enrico Letta. Oltre
ai componenti della segreteria, partecipano i capigruppo e i ministri.

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15:02 "Diciamo la verità, il partito di Conte ha già deciso di non votare la fiducia al governo Draghi. Conte sta scommettendo sul voto anticipato, ma sarebbe un ulteriore crollo nei sondaggi". Così il ministro Luigi Di Maio intervenendo in assemblea congiunta di Insieme per il futuro.

14:57 "Abbiamo superato quota 100.000 firme per chiedere a Draghi di restare a Palazzo Chigi. Grazie a chi ha firmato, grazie di cuore. La petizione popolare, l'appello dei sindaci, le piazze, le sollecitazioni internazionali: mi sembra ormai evidente che la maggioranza silenziosa che chiede al Governo di andare avanti ha trovato il modo di far sentire la
propria voce". Lo scrive il leader di Iv Matteo Renzi nella enews. "Al premier Draghi - continua Renzi - tocca oggi la valutazione: accogliere l'appello ad andare avanti, appello che viene da una larga fetta della società civile di questo Paese, o confermare le dimissioni e a quel punto credo che non ci siano alternative alle elezioni prima possibile".

14:40 Draghi vada avanti e non interrompa "il 'percorso di risalita' che serve a strappare la formazione artistica superiore dalla sfera di una perenne 'indeterminazione identitaria': è l'"appello accorato e preoccupato" rivolto al premier dall'Afam, l'Alta formazione artistica e musicale, che comprende Accademie di belle arti, Conservatori di musica, Istituti superiori per le industrie artistiche, Accademia nazionale di danza e Accademia nazionale d'arte drammatica. "Il mondo della formazione artistica superiore, dopo 25 anni di 'fermo biologico' - si legge tra l'altro nell'appello, firmato dal presidente del Consiglio nazionale Afam Antonio Bisaccia - sta finalmente conoscendo il lato progressista del cambiamento. Diverse misure stanno provando a traghettare queste istituzioni verso il necessario allineamento perfetto con la formazione universitaria" e quindi interrompere questo percorso "è come interrompere un'emozione fondativa".

14:37 "È l"occasione per stabilire un'agenda con 4-5 punti ben precisi. Draghi presidente è il meglio che c'è, ne siamo felici,
ma ci vuole un'agenda molto chiara che ci porti fino a marzo e con alleati che non siano quelli che hanno dimostrato la loro
totale inaffidabilità". Lo ha ribadito Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, a margine di un incontro alla Coldiretti sulla siccità.

14:03 Per me è essenziale" che il premier Mario Draghi resti al Governo "per il Paese ancora più della Toscana, perché è un personaggio di autorevolezza assoluta che ha dato la possibilità di far affluire nel Paese risorse importanti, penso al Pnrr ma allo stesso tempo crea affidabilità verso il sistema Italia, gli investimenti delle banche, lapossibilità di pensare dall'estero a progetti realizzati sul nostro territorio". Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani.

13:43 "Le dimissioni di Mario Draghi in questo momento sono viste con grande preoccupazione dalla comunità internazionale, vista la criticità del periodo. Comunque vada per i prossimi mesi c'è incertezza, e non fa piacere". Esordisce così il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, alla giunta odierna a Roma. "Noi non facciamo politica, non l'abbiamo mai fatta, ma essendo il Paese ospitante delle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali, nonché dei prossimi Giochi del Mediterraneo - continua Malagò - sappiamo bene quanto sia apprezzata all'estero la figura di Draghi".

13:22 La riunione in videocollegamento di Matteo Salvini con i governatori della Lega e Giancarlo Giorgetti è finita. Il leader leghista è atteso a pranzo da Silvio Berlusconi, nella sua residenza romana, per un vertice del centrodestra di governo.

13:09 "Siamo ormai vicini alle 2000 firme, questa mattina sono arrivate 200 adesioni dai sindaci della Campania". Così Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito dell'appello dei sindaci perché il premier Mario Draghi rimanga in carica.

13:04 "Leggo della mia presenza al vertice convocato oggi a pranzo da Berlusconi con parte del centrodestra. Notizia destituita di fondamento. Primo, perché non è mia abitudine presentarmi ai pranzi dove non sono stato invitato. Secondo, perché in questi giorni di crisi abbiamo assistito a una girandola di posizioni del cosiddetto centrodestra di cui non condivido il merito e su cui nessuno ha chiesto il nostro parere. Terzo, perché non c'è bisogno di vertici per conoscere la chiarissima posizione di Italia al Centro, favorevole alla stabilità del Paese, senza se e senza ma, senza distinguo e senza condizioni". Lo scrive in una nota il presidente della Liguria e di Italia al Centro, Giovanni Toti.

12:36 "In questi giorni si sono moltiplicati gli appelli venuti da tutti gli ambienti: sindaci, imprenditori, associazioni, Europa, Vaticano. Con l'unica eccezione di Conte e di Putin. Il Premier se ne può fare una ragione. Può continuare a governate il Paese anche senza Conte e il M5S, per lo meno senza quel che resta del Movimento. Domani i voti ci saranno e saranno più che sufficienti per garantire al parlamento di arrivare tranquillamente a fine legislatura". Lo scrive in una nota Paola Binetti, senatrice dell'Udc.

12:15 Matteo Salvini alza la posta per un possibile compromesso che permetta a Draghi di proseguire il suo percorso. Nel corso del vertice con i suoi ministri, il leader della Lega ha chiarito che il suo «partito è indisponibile a proseguire il lavoro con gli inaffidabili 5 Stelle e senza chiarezza. L'auspicio è garantire all'Italia soluzioni all'altezza, evitando che provocazioni, liti e figure inadatte blocchino il Paese. A prescindere dagli esiti della crisi - ha poi aggiunto - ed anche in caso di elezioni anticipate, la Lega vuole tutelare la tenuta economica e sociale del Paese garantendo l'approvazione in tempi brevissimi di una legge di bilancio anche tabellare che dia certezze e stabilità. L'obiettivo è evitare un mercanteggiamento preelettorale in sede di bilancio, garantendo al contempo con responsabilità la messa in sicurezza dei conti dello Stato».

12:13 "A sentire la stampa sembra che tutta Italia stia supplicando Draghi di rimanere, come se questo governo fosse nel cuore di tutti gli italiani. Però poi la stessa stampa avverte che se si votasse stravincerebbe chi sta all'opposizione. Tipiche dissonanze cognitive della sinistra". Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

12:03 "Gli investimenti attuali del Pnrr, quelli che sono stati già sottoscritti, andranno avanti ma la preoccupazione è che la crisi di governo possa rallentare quelli futuri". Lo ha detto a margine della firma del protocollo di partecipazione con i sindacati, il governatore ligure Giovanni Toti.

11:46 Il mondo delle scuole cattoliche, riunito nell'Agorà della Parità, rivolge un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi affinché ritiri le sue dimissioni. "Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio Mario Draghi - si legge nell'appello -, noi, Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d'ispirazione cristiana, Agesc, Cdo Opere Educative - Foe, Cnos Scuola, Ciofs scuola, Faes, Fidae, Fism, Fondazione Gesuiti Educazione, facenti parte di Agorà della Parità, in queste ore difficili per il nostro Paese, vorremmo manifestarle la nostra vicinanza e chiederle di ripensare alle sue dimissioni". "Crediamo che la sua azione di governo sia importante anche per la scuola, istituzione fondamentale e strategica per il nostro Paese", proseguono le associazioni. "Crediamo che il futuro di molti ragazzi e giovani possa realizzarsi grazie alle scelte messe in campo in questi ultimi mesi che hanno ancora bisogno di essere accompagnate e portate a compimento - aggiunge l'appello -. Crediamo che il sistema di istruzione e di educazione possa migliorare grazie alla sua attenzione espressa a più riprese per le generazioni future".


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