sabato 16 settembre 2023
Un centinaio di isolani, con il vice sindaco Attilio Lucia (Lega) in testa, ha bloccato via Vittorio Emanuele
Anche il vicesindaco in testa al corteo

Anche il vicesindaco in testa al corteo - Ansa

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Il cadavere di un neonato è stato sbarcato al molo Favarolo di Lampedusa da una motovedetta della Capitaneria che ha salvato un gruppo di migranti nelle acque antistanti l'isola. Nato sul barchino, durante la traversata, è morto poco dopo. «Purtroppo non mi sorprende tragicamente. Perché sono quelle tragedie a cui non possiamo farci l'abitudine». Così il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, rispondendo ai giornalisti che a San Giovanni Rotondo gli hanno chiesto della morte del neonato sulla barca dei migranti arrivati a Lampedusa. «È la tragedia - ha aggiunto - di piccoli e di grandi che perdono la vita. Poi c'è la discussione su come affrontare anche un'ondata particolare come questa. Dobbiamo ricordarci che la vita delle persone è sacra e dobbiamo salvarla».

Un centinaio di lampedusani, con il vice sindaco Attilio Lucia (Lega) in testa, ha bloccato per alcune ore via Vittorio Emanuele, all'incrocio con via Ariosto. Interrotto il traffico verso il municipio, con diverse auto incolonnate e anche un'autogru. La protesta è esplosa quando fra gli isolani si è diffusa la notizia che nell'ex base militare Loran verrà creata una tendopoli. «Adesso basta, adesso basta, adesso basta!» è l'urlo dei manifestanti lungo la via Vittorio Emanuele, a Lampedusa: «Lampedusa non può più sopportare tutto questo, non ce la possiamo fare»; «Lampedusa è nostra e non del governo o dell'Unione Europea». A comporre il cordone del blocco stradale ci sono anziani, ma anche tanti giovani e donne con bambini in braccio. «Da oggi Lampedusa dice basta - urla il vice sindaco, che indossa la fascia tricolore -. I lampedusani sono stanchi, da oggi basta. Basta! Questa non è accoglienza, Lampedusa non può accogliere 200mila migranti. Lampedusa libera». E arriva un applauso scrosciante. «Il governo deve mettere due navi in rada - continua il vicesindaco -. Il sindaco è da nove mesi che lo chiede e ripete: Lampedusa deve essere bypassata. Questo è un governo fallimentare». I manifestanti si sono mossi verso Capo Ponente per bloccare la realizzazione della tendopoli: «Andiamo in massa - urla al microfono Giacomo Sferlazzo del movimento Mediterraneo Pelagie, che per giorni ha tenuto un sit-in davanti al municipio -. Spostiamoci tutti perché non deve essere creata nessuna tendopoli, altrimenti tutti abbandoneremo l'isola. La situazione è gravissima, si vogliono prendere l'isola. Chiamate i parenti, gli amici, la situazione è gravissima. Salviamo casa nostra, salviamola».

«Serve un forte sostegno dell'Europa e, vista la situazione in atto in Africa e in Siria, anche delle Nazioni Unite. Serve un intervento che veda coinvolta tutta l'Unione Europea. Penso a qualche cosa che assomigli alla missione Sophia, una presenza di navi europee nel mar Meditarraneo che blocchi le partenze con accordi con i paesi di origine». Lo ha detto a Sulmona il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani a proposito dell'emergenza immigrazione. «Bisogna cominciare anche a pensare - ha aggiunto - a centri di intrattenimento dove dovranno rimanere coloro che entrano in Italia in maniera illegale in attesa di verifica della loro posizione. Ma servono accordi assolutamente con Paesi di origine perché la situazione è talmente complicata. Se non si risolve il problema all'origine ci ritroveremo periodicamente una presenza forte di immigrati. Nel 2050 l'Africa avrà tra i due miliardi e due miliardi e mezzo di abitanti con una situazione grave sul piano politico. Serve quindi un'azione molto più determinata. L'Italia da sola non può risolvere il problema».

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