giovedì 25 febbraio 2021
Confermata la linea di prudenza e i colori. La ministra delle Autonomie Gelmini alle Regioni: lavoriamo per far ripartire la cultura dopo marzo. Bonacini: passi in avanti ma serve un'accelerazione
Incontro governo-regioni. Ordinanze in vigore il lunedi

Ansa

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Già domani sarà consegnata una prima bozza del dpcm e si lavora a una graduale riapertura dei luoghi di cultura. Il ministro della Salute Roberto Speranza avverte però che "c'è una crescita dei casi", quindi è necessario "non allentare le misure adesso".

Stamani si è tenuto l'incontro tra il governo, le Regioni e le autonomie locali per fare il punto sulla situazione e i provvedimenti relativi alla pandemia. Roma era rappresentata dai ministri Gelmini e Speranza.

"Il sistema dei parametri (per definire i colori delle zone in Italia nell’emergenza Covid, ndr) si può affinare, ma probabilmente non con il decreto in arrivo, ci vorrà un tavolo tecnico. In ogni caso le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì, così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il week end". Lo ha detto la ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini nell’incontro in videoconferenza di questa mattina con le Regioni e gli Enti locali, presente anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Domani a governatori e sindaci sarà inviata la bozza del nuovo Dpcm, il cui varo è atteso nel fine settimana.

"Stiamo poi lavorando per una graduale riapertura dei luoghi di cultura - ha aggiunto la ministra di Fi -. Il ministro Franceschini ha avviato un confronto con il Cts per far in modo che, superato il mese di marzo, si possano immaginare riaperture con misure di sicurezza adeguate. E’ un percorso, non un risultato ancora acquisito. Ma è un segnale che va nella giusta direzione e che speriamo possa presto coinvolgere anche altre attività economiche. Non dobbiamo correre il rischio di dare un messaggio sbagliato ai cittadini, bisogna assolutamente scongiurare la terza ondata. Ma lavoriamo, con fiducia, per un graduale, responsabile e attento ritorno alla normalità".

"Prosegue l'interlocuzione con il Governo. A fronte del documento presentato dalle Regioni la scorsa settimana, stamattina sono arrivate alcune prime risposte positive, ma su altri temi occorrono ulteriori riscontri. In particolare, occorre una decisa accelerazione sul piano vaccini, una revisione dei criteri per l'assegnazione delle fasce e una valutazione preventiva sull'impatto delle varianti". Lo ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine del confronto con i Ministri Gelmini e Speranza. "Registro alcuni primi passi avanti. C'è la disponibilità a far lavorare il gruppo tecnico
per la revisione dei criteri e dei parametri che sono alla base della definizione della colorazione delle diverse fasce di rischio. Ma abbiamo chiesto che questo avvenga sin dalle prossime ore e che questi lavori arrivino a conclusione nei prossimi giorni. Il Governo si è poi impegnato a garantire la comunicazione delle misure all'inizio della settimana e non più, come accaduto finora, nel weekend: è quanto avevamo richiesto per consentire a cittadini e imprese di conoscere per tempo le misure e organizzarsi. Dunque un fatto positivo".

"Abbiamo poi apprezzato - ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni - l'impegno ad una concomitanza più stringente fra provvedimenti restrittivi e l'azione per indennizzi e ristori. Positiva anche l'intenzione manifestata dai ministri Gelmini e Speranza ad estendere i ristori anche laddove le restrizioni siano introdotte con ordinanze regionali assunte d'intesa col ministero della salute. Su questo punto, che avevamo posto da tempo, attendiamo però un riscontro positivo anche dal ministero dell'economia".

"Ma occorre - prosegue Bonaccini - un'accelerazione ulteriore. Primo: fare il punto Stato-Regioni sul piano vaccini affinché siano recuperati i ritardi dovuti ai tagli nella distribuzione, facendo tutto il possibile anche in ambito europeo e coinvolgendo e responsabilizzando ancor più i medici di medicina generale dopo il recente accordo. Su questo si è convenuto di andare ad un tempestivo confronto di aggiornamento con il ministero della salute ed il commissario per l'emergenza".

"Secondo: lavorare da subito, anche in un'ottica di respiro lungo, per identificare settori ed attività che, al verificarsi di determinate condizioni epidemiologiche e in condizioni di sicurezza, possano riaprire in sicurezza. Terzo: a fronte di una possibile terza ondata, dovuta in particolar modo alla maggiore contagiosità delle varianti che sembra colpire in particolare i giovani, abbiamo la necessità di avere dati certi e previsioni d'impatto per concordare un'azione congiunta in settori fondamentali per la vita delle famiglie e delle comunità, come la scuola".

"Quarto: è essenziale - conclude Bonaccini - che il nuovo Dpcm chiarisca meglio il ruolo dei diversi livelli istituzionali in materia di contenimento della pandemia. È essenziale che il nuovo Dpcm chiarisca meglio il ruolo dei diversi livelli istituzionali in materia di contenimento della pandemia".

Tar: ok allo stop attività ristorazione in 'zona arancione'

Per il Tar del Lazio resta confermato il Dpcm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui è stata disposta la sospensione dell'attività di ristorazione nelle regioni classificate in 'zona arancione', quale misura di contrasto all'emergenza da Covid-19. La decisione è contenuta in un'ordinanza con la quale sono state respinte le richieste di quasi 70 ristoranti e trattorie di tutt'Italia.

Tar: ok anche alla chiusura delle sale per le scommesse

Nessuna sospensione cautelare del Dpcm con il quale il 14 gennaio scorso è stata disposta la sospensione dell'attività delle sale scommesse, "anche se svolte all' interno di locali adibiti ad attività differente", dal 16 gennaio al 5 marzo prossimo. L'ha deciso con ordinanza il Tar del Lazio, respingendo le richieste fatte a un esercizio commerciale che già aveva proposto censure anche sui Dpcm precedenti, risalenti al periodo ottobre-gennaio.


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