venerdì 20 aprile 2012
​Vacanze con il faccendiere Daccò. Una lettera accusa.
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​«Preferisco aspettare che si svuotino tutti i bidoni della spazzatura, e poi dirò la mia». Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha provato a liquidare le polemiche di questi giorni e la lettera con cui la moglie di Antonio Simone, ex assessore regionale alla Sanità (arrestato per il caso della presunta distrazione di fondi dell’Istituto Maugeri), punta il dito proprio contro il governatore.A proposito della lettera di Carla Vites, pubblicata dal «Corriere della Sera», il governatore ha detto: «Non ho mai commentato, e non intendo farlo oggi, le dichiarazioni di una signora. Questo non mi impedisce di ribadire che ho un rapporto personale di amicizia con Antonio Simone da 40 anni».Vites, che come Formigoni e il marito condivide l’adesione a Comunione e Liberazione, ha fatto appello proprio al movimento: «Cl – prosegue – deve avere un sussulto di gelosia per la propria identità». La frequentazione di Simone e la moglie con Formigoni è antica. E di una cosa la donna si dice certa: Roberto Formigoni non ha mai preso «soldi od altri effetti dalle frequentazioni col faccendiere Daccò». La spiegazione, però, non è priva di veleno: «A lui bastava l’onore di essere al centro di feste e banchetti, yacht e ville». Episodi di cui la donna dice di essere stata più volte testimone oculare.Secondo il settimanale l’Espresso, per tre anni consecutivi il governatore ha festeggiato il capodanno ad Anguilla, nei Caraibi, in uno dei resort più cari del mondo: 45mila euro a settimana per una delle tre ville dell’Altamer Resort, frequentato da nababbi e star di Hollywood. Nei giorni scorsi accuse analoghe sono state rivolte al presidente della Regione: «Da cinquant’anni faccio vacanze di gruppo e mi divido le spese con gli altri partecipanti – questa la replica del governatore. – Grazie a Dio ho la possibilità di pagare integralmente le mie vacanze, me le sono sempre pagate integralmente e ho la possibilità semmai di dare una mano agli amici meno abbienti». Parole a cui a breve dovrebbe seguire l’esibizione delle ricevute di pagamento.Intanto scoppia una guerra di cifre tra Pd e presidenza della Regione. «Tra il 2008 e il 2010 – precisa la Regione – con la legge del non profit, alla Maugeri sono stati erogati non 30 milioni ma un quarto: 7,4 (esattamente 7.383.815); al San Raffaele non 54 milioni ma 36,5 milioni (per l’esattezza 36.585.000). In totale dunque non 84 milioni ma 44 milioni». Cifre che secondo il Pirellone dovrebbero smentire «la tesi del favoritismo».
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