mercoledì 21 febbraio 2018
il commissario alla Concorrenza Vestager: daremo seguito alla richiesta per verificare che non ci sia concorrenza sleale. Calenda: basta con i furbi che ci portano via il lavoro coi nostri soldi
«Embraco, un caso serio». Il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager (Ansa)

«Embraco, un caso serio». Il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager (Ansa)

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Il caso dell'azienda Embraco (gruppo Whirlpool) a Riva di Chieri, Torino, che i manager vogliono chiudere in Italia per delocalizzarla in Slovacchia, dove il costo del lavoro è inferiore, è arrivata a Bruxelles. Ieri il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha incontrato il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager, sollecitando un intervento della Ue in questa vicenda. Secondo il governo italiano siamo di fronte a un comportamento scorretto e sleale. Di fatto si userebbero degli aiuti statali per portare via il lavoro da altri paesi dell'Unione. Di qui la richiesta di aprire un'indagine per verificare se Bratislava stia ricorrendo di fatto agli aiuti di stato, vietati nell'Unione, per portare via all'Italia 500 posti di lavoro.

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Vestager: controlleremo se la Slovacchia ha rispettato le regole

E oggi il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager è uscito allo scoperto. La questione di Embraco è "una cosa seria", e la Commissione valuterà se le regole sugli aiuti sono state rispettate, ma "non diamo giudizi prima di conoscere i fatti reali".

La commissaria ha ricordato che nel 2014 e poi l'anno scorso la Commissione ha "rafforzato" le regole sugli aiuti di Stato, "perché i fondi dovrebbero essere usati per creare nuovi posti di lavoro e non spostare posti da un Paese all'altro. Tutti possono avere motivo di muoversi, non è affar nostro, ma diventa nostra preoccupazione se sono coinvolti soldi dei contribuenti, perché i fondi per lo sviluppo dovrebbero essere usati per creare nuovi posti e non per spostare posti da un Paese all'altro"

"Quindi - ha aggiunto Vestager - è una questione vicina i nostri cuori dimostrata dal fatto che abbiamo fatto regole più rigide", osservando che ci sono stati "un paio di casi" simili, "dove abbiamo fatto domande agli Stati, quindi sicuramente daremo seguito anche in questo caso".

Sul fondo proposto dal ministro Calenda per mitigare gli effetti della delocalizzazione Vestager ha detto di non avere "visto i dettagli, ma siamo sempre aperti alle idee degli Stati membri", ricordando che non si tratta di un'idea completamente nuova, perché a livello europeo già esiste un fondo di aggiustamento alla globalizzazione.

Calenda: no ai furbi nella Ue che ci portano via il lavoro usando i nostri soldi

"Abbiamo allargato l'Europa, ci sono Paesi che devono diventare economie di produzione. Nel fare questo, prendono un sacco di fondi europei, abbassano i costi fiscali e si prendono tutta la manifattura italiana, francese e tedesca. Questo è strutturalmente sbagliato". Lo ha detto il ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, parlando di Embraco al convegno 'Impresa 4.0' in corso a Varese. "Non è inevitabile che la Slovacchia abbia altri 100 progetti industriali che stanno arrivando e 75 che arrivino dall'Europa occidentale", ha aggiunto. "Il mercato è quando due si confrontano ad armi pari, non è quando uno si confronta con le mani legate dietro la schiena e gli altri hanno otto braccia. Quello non è il mercato, è una presa in giro". "Se fai parte di un mercato comune - ha concluso Calenda - ma poi hai vantaggi giganteschi e in più ti arrivano dei fondi strutturali che paghiamo noi non sta nè in cielo nè in terra. È una cosa evidente"


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