venerdì 13 novembre 2009
Le indagini per la morte del trentenne romano. Iscritti nel registro tre medici e tre agenti penitenziari.  Nessun elemento contro i carabinieri.
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Tre agenti giudiziari e tre medici sono indagati per la morte di Stefano Cucchi, il 31enne arrestato per detenzione di droga il 16 ottobre e deceduto in un ospedale della capitale una settimana dopo, il 22 ottobre, con il volto tumefatto e il corpo pieno di ecchimosi.Con l'accusa di omicidio colposo sono anche indagati tre medici dell’ospedale Sandro Pertini. Il responsabile del reparto penitenziario e due sanitari devono rispondere di presunte omissioni e negligenze legate agli interventi eseguiti sul paziente, in particolare per quanto concerne la mancata alimentazione e la disidratazione. Secondo quanto riferito in procura, Cucchi sarebbe stato scaraventato in terra e, dopo aver sbattuto violentemente il bacino procurandosi una frattura dell'osso sacro, sarebbe stato colpito a calci. Il tutto sarebbe avvenuto il 16 ottobre, all'indomani dell'arresto dell'uomo per possesso di droga, e prima dell'udienza di convalida del suo fermo. Gli agenti (Nicola Minichini, 40 anni, Corrado Santantonio, 50, e Antonio Dominici, 42) sono accusati di omicidio preterintenzionale.«Si tratta di un eccesso di garanzia - hanno spiegato a piazzale Clodio - così possono nominare un proprio consulente in vista della riesumazione della salma». «I carabinieri - aggiungono dalla procura - sono estranei alla vicenda».Il principale testimone del presunto pestaggio, un detenuto africano che si trovava in una delle celle di sicurezza del tribunale di Roma, sarà chiamato a fornire la sua versione davanti ai magistrati sotto forma di incidente probatorio, l'istituto del codice di procedura penale che consente ad un atto istruttorio di assumere il valore di prova in un processo. Nei prossimi giorni i magistrati titolari degli accertamenti chiederanno formalmente al gip di procedere a tale forma di audizione. Lunedì prossimo sarà assegnato l'incarico ai medici legali che dovranno condurre nuovi accertamenti sul cadavere del giovane, la cui riesumazione è stata decisa mercoledì scorso.
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