lunedì 4 gennaio 2021
Ecco perché non è allarmante il caso della dottoressa Franchi. Dopo la prima dose la risposta immunitaria non è ancora protettiva, bisogna attendere 7-10 giorni dopo la seconda iniezione
Come funziona il vaccino? La copertura solo dopo 30 giorni dalla prima dose

Reuters

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Positiva al Sars-CoV-2 a sei giorni dalla prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech. È quanto accaduto all'ospedale Umberto I di Siracusa alla dottoressa Antonella Franco, direttrice del reparto Malattie infettive, che è risultata positiva alla Covid pur avendo ricevuto la prima iniezione il 27 dicembre.

Dallo scorso 27 dicembre sono iniziate le prime somministrazioni del vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech in Italia, e in buona parte del resto dell’Unione Europea. La quantità di dosi disponibili è ancora limitata, ma aumenterà sensibilmente nelle prime settimane di gennaio, con la possibilità di vaccinare in primo luogo il personale sanitario, quello sociosanitario e gli ospiti dei vari tipi di case di riposo e cura.

Nella notizia della positività al virus Sars CoV-2 della dottoressa Franco non c'è nulla di allarmante, perché la copertura totale data dal vaccino arriva solo dopo 7-10 giorni dalla seconda dose.
"Negli articoli scientifici è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva. E lo diventa soltanto dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati", ha spiegato il presidente del Consiglio superiore di sanità, il professor Franco Locatelli.

La vicenda di Siracusa, dunque, rientra nel normale decorso della vaccinazione, garantita solo dopo la seconda iniezione. Il vaccino Pfizer-BioNTech ha mostrato un’efficacia del 95 per cento, grazie alla somministrazione di due dosi a distanza di tre settimane, 28 giorni.

"Sono risultata positiva al Covid ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l'unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l'avessi fatto il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile", ha spiegato la stessa dottoressa.
Nessuna paura, anzi, la certezza di avere un'arma in più per contrastare un'infezione che probabilmente era già in corso. "Proprio il vaccino che produce una proteina spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus. Vi assicuro che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione", ha aggiunto la dottoressa Franco.

Che il vaccino garantisse copertura dopo la seconda dose lo aveva già sottolineato l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) lo scorso 22 dicembre con il via libera alla commercializzazione in Italia del vaccino Pfizer-BioNTech. "Dalle prime evidenze gli anticorpi si sviluppano dopo 6-7 giorni", aveva spiegato il dg dell'Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini.
In altre parole, come riportato dall'Aifa stessa sul suo sito: "L'efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose", ribadisce l'Aifa sul suo sito.

Questo significa che per avere la copertura del 95%, bisognerà attendere la seconda dose effettuata ad almeno 21 giorni dalla prima dose e altri 7-10 giorni perché la vaccinazione sia effettiva e valutabile. In pratica, gli effetti del vaccino sono valutabili dopo 28-30 giorni dalla prima dose somministrata.

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