sabato 7 novembre 2020
1.104 sono i nuovi ricoveri in ospedale, mentre i ricoveri in terapia intensiva aumentano di 119 unità
39.811 casi su 231.673 tamponi, 425 morti

Ansa

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Sono 39.811 i nuovi casi di coronavirus in Italia il 7 novembre su 231.673 tamponi analizzati. I morti sono 425, 119 i nuovi ricoveri in terapia intensiva (salgono in totale a 2.634).

Questi i dati diffusi oggi dal ministero della Salute.

Complessivamente sono 902.490 i contagiati, comprese vittime e guariti, mentre il totale dei morti è di 41.063.

Mentre non si placano le polemiche sul sistema a 21 indicatori che diviso l'Italia in tre colori, soprattutto da parte delle regioni che lamentano di essere state inserite in una zona piuttosto che in un'altra sulla base di dati vecchi, Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all'università Cattolica di Roma e consigliere scientifico del ministro della Salute per l'emergenza Covid-19, liquida la questione: "I dati nuovi sarebbero peggiori - afferma Ricciardi - l'epidemia sta avendo un andamento esponenziale, e stiamo vedendo che i casi raddoppiano ogni 15 giorni. Per questo dal 7 ottobre sollecitavo nuove misure mirate".

Misure "basate su un unico sistema che collega automaticamente i dati epidemiologici con l'operatività. Un automatismo che finalmente consente di intervenire prontamente". Quanto alla possibilità delle Regioni di "ritoccare" i dati, Ricciardi è netto nella risposta: "Voglio sperare che sia da escludere una cosa del genere".

Con 39.811 nuovi casi e 424 morti "il virus sta correndo, e l'epidemia ha un andamento esponenziale: vediamo un raddoppio dei casi ogni 15 giorni. Se in precedenza le misure assunte erano insufficienti, ora stiamo andando nella giusta direzione. Ma occorreranno tre settimane per vederne gli effetti". Quello che dobbiamo comprendere è che" il sistema dell'Italia a tre colori "è l'ultimo tentativo per evitare un lockdown nazionale.

Cinque le zone rosse in Sicilia

Diventano cinque le zone rosse in Sicilia. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, per contrastare la diffusione del Coronavirus nell'Isola, ha istituito una zona off-limits a Cesarò (dove sono stati riscontrati 85 positivi) e San Teodoro (63 contagiati), in provincia di Messina. L'ordinanza, adottata d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti i sindaci dei due Comuni, resterà in vigore dalle 14 di domani (8 novembre) fino a domenica 15. Il nuovo provvedimento prevede un'unica 'zona rossa', tenuto conto della contiguità dei medesimi territori e della presenza di attività lavorative essenziali interconnesse.
In particolare, sarà vietato l'accesso e l'allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati. Previsto, inoltre, il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, tranne che per: comprovate esigenze di lavoro; acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità; ragioni di natura sanitaria; stato di necessità; usufruire di servizi o svolgere attività non sospese.
Stop anche alle attività didattiche e scolastiche (di ogni ordine e grado) e degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dai due Comuni, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l'emergenza, nonché esclusivamente per l'ingresso e l'uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali. Consentita l'entrata e l'uscita dai due paesi esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l'allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
L'ordinanza prevede, inoltre, l'istituzione e l'insediamento, con presidio fisso a Cesarò h24, di una Usca di Pronto intervento per entrambe le comunità.
Attualmente risultano attive in Sicilia le 'zone rosse' di Sambuca di Sicilia e Torretta (che scadranno oggi a mezzanotte), Vittoria e Centuripe (fino al 10 novembre).

11mila nuovi casi solo in Lombardia, Milano la più colpita

In Lombardia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 11.489 nuovi casi di coronavirus, portando il totale a 254.436 dall'inizio dell'emergenza. Il dato rappresenta un nuovo record per la Regione più bersagliata d'Italia che aggiorna il primato toccato ieri (9.934 casi). I tamponi effettuati sono stati 46.099 (in linea con i 46.401 di ieri), per un numero complessivo di 3.218.458. I morti nell'ultima giornata sono stati 108 (in calo rispetto ai 139 di ieri), per un numero complessivo che sale a 18.266. I nuovi casi per provincia vedono Milano 4.520, di cui 1.758 a Milano città tra le province più colpite.

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