venerdì 9 dicembre 2016
17 delegazioni al Colle. Ma la giornata cruciale sarà quella di domani quando Mattarella riceverà Fi, M5s e Pd. Intanto Renzi a Palazzo Chigi vede Gentiloni e Padoan.
Secondo giorno di consultazioni. Obiettivo fare presto
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Gli servirà di certo tutta la "prudenza" che anche il Financial Times gli ha riconosciuto, ma Sergio Mattarella ha fatto capire a tutti gli interlocutori che ha consultato oggi al Quirinale che intende dare "al più presto" una soluzione alla crisi di governo apertasi con le dimissioni di Matteo Renzi. Il capo dello Stato, assai attento a mantenere il suo ruolo di arbitro, sta svolgendo la seconda giornata di consultazioni prediligendo l'ascolto all'intervento. "Parla poco e registra soprattutto le nostre posizioni" riferiscono i capigruppo che hanno sfilato stamattina nello Studio alla Vetrata. Ma dai loro racconti emerge chiaramente che il presidente Mattarella è deciso a superare al più presto questa stagione di difficoltà". Altro elemento che è emerso è l'impegno del capo dello Stato "per trovare una maggioranza il più ampia possibile" per affrontare i nodi che attendono questa legislatura dalla riforma della legge elettorale alla situazione dei conti pubblici e delle banche. Dunque l'orientamento che emerge, da parte del presidente Mattarella, è di individuare una soluzione in tempi rapidi, cioè entro lunedì al più tardi, dando al Paese un governo che regga su una maggioranza solida. Quanto al nome del premier, tutto dipenderà dalle indicazioni del Pd: al Colle da giorni fanno sapere che onere ed onore di indicare chi guiderà il nuovo governo spetta al partito di maggioranza.

CRISI AL BIVIO, ENTRO LUNEDI' LA DECISIONE DI MATTARELLA

In mattinata dieci delegazioni al Quirinale. Una seconda, interminabile, giornata di consultazioni al Quirinale per cercare di trovare in tempi brevissimi una soluzione alla crisi di governo dopo la vittoria del No al referendum e le dimissioni del premier Matteo Renzi. Dopo quelle di ieri con le alte cariche dello Stato, i presidenti delle Camere e del Senato e il suo precedessore Giorgio Napolitano, oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha in calendario ben 17 incontri con altrettante delegazioni politiche. La mattinata di consultazioni, iniziata alla 10, ha visto salire al Colle numerosi esponenti e rappresentanti dei gruppi misti di Camera e Senato e del relativo sottobosco di componenti. Dieci colloqui in tutto dai quali è emerso un abbastanza scontato no al voto subito e una disponibilità ad appoggiare un nuovo governo.

Nel pomeriggio si chiude con la Lega senza Salvini, domani tocca a Fi, M5s e Pd. Le consultazioni riprenderanno alle 16 con il gruppo di Fratelli
d'Italia guidato da Giorgia Meloni, quindi Democrazia Solidale - Centro Democratico, Gal, Civici e Innovatori, Per le Autonomie, Conservatori e Riformisti per finire con la Lega nord alle 19 che salirà al Colle senza il suo leader Matteo Salvini. Ma la giornata cruciale è quella di domani. Quando al Quirinale arriveranno prima Silvio Berlusconi con Renato Brunetta e Paolo Romani per Fi, poi capigruppo di Camera e Senato dei Cinque Stelle (senza Beppe Grillo) e la delegazione Pd composta dal presidente Matteo Orfini, il vicesegretario Lorenzo Guerini, e i capigruppi Ettore Rosato e Luigi Zanda. Non sarà presente come ha annunciato da giorni il premier uscente e segretario del Pd Renzi. Non è escluso che Mattarella si prenda poi una giornata per riflettere e affidi il nuovo incarico già all'inizio della prossima settimana.

Renzi a Palazzo Chigi vede Gentiloni e Padoan. Giornata di consultazioni anche per Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Il premier stamattina è rientrato a Roma e ha incontrato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, tra i nomi più accreditati per ricevere l'incarico dal presidente Mattarella. Un'ora dopo l'arrivo di Gentiloni, intorno alle 12,30, è arrivato nel palazzo del governo anche Pier Carlo Padoan che ha lasciato Palazzo Chigi dopo mezz'ora, intorno alle 13. Il ministro dell'Economia è un altro "papabile" per guidare un eventuale esecutivo di unità nazionale. A Palazzo Chigi, oltre al premier Matteo Renzi, è al lavoro anche il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi. A Palazzo Chigi anche il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina.

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