Non si ferma la nuova ondata di violenza legata al calcio. Stamattina nell'autogrill Chianti Est, sull'A1, vicino al casello di Firenze Sud, sono avvenuti scontri tra tifoserie del Torino e del Bologna. I tafferugli sono scattati quando il pullman degli ultras torinisti diretto a Roma per Lazio-Torino si è incrociato alla stazione di servizio con i tifosi felsinei che viaggiavano su due autobus verso sud per la partita delle 18 contro il Napoli. Calci, pugni e aggressioni tra opposte fazioni con cinghie e bottiglie rotte. In frantumi i vetri di uno dei mezzi che trasportava i tifosi bolognesi. Tanta paura ma per fortuna, a quanto pare, nessun ferito.

Gli autori del sassaiola contro i bus della tifoseria rossoblù, il gesto che avrebbe scaternato gli scontri, apparterrebbero al Cast, gruppo granata della curva Maratona. I protagonisti del raid sarebbero fuggiti prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Ma la Polizia Stradale sarebbe già sulle loro tracce.

«Cominciamo col tenere in galera questi deficienti, che non dovranno mai più mettere piede in uno stadio finché campano. Un vero tifoso non lancia sassi né usa coltelli, tolleranza zero!» è stato il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha convocato al Viminale un incontro per il 7 gennaio con le società e alcuni tifosi “selezionati” dopo i fatti di San Siro.

Sono previsti oggi, intanto, nel primo pomeriggio, nel carcere milanese di San Vittore, gli interrogatori per la convalida dell'arresto dei tifosi interisti Luca Da Ros, 21 anni, Francesco Baj, 31 e Simone Tira, 21, arrestati per rissa aggravata e altri reati in relazione agli scontri del giorno di santo Stefano prima di Inter-Napoli (un "combattimento", secondo i pm di Milano). In quegli scontri ha perso la vita, investito da un suv, l'ultras del Varese Daniele Belardinelli, legato ad ambienti di estrema destra

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