giovedì 12 giugno 2025
La vittima della sparatoria è il brigadiere Carlo Legrottaglie, 59 anni, originario di Ostuni e prossimo alla pensione. La fuga dei due aggressori, poi l'arresto; uno è morto
Il luogo dell'omicidio

Il luogo dell'omicidio - Ansa

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Sono stati i proiettili esplosi da un ladro a strappare la vita al brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, nel suo ultimo giorno di lavoro. Aveva 59 anni e da domani, in licenza, avrebbe atteso il 5 luglio, giorno in cui sarebbe andato in pensione e avrebbe compiuto 60 anni. Tanti i progetti che aveva con la sua famiglia, la moglie e le due figlie gemelle 15enni con cui viveva a Ostuni. Ma il destino ha fatto tutto a pezzi. Chi ha sparato, il 59enne Michele Mastropietro, con numerosi precedenti penali, è morto poche ore dopo in un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine che hanno stanato lui e il suo complice, il 57enne Camillo Giannattasio, in una masseria a Grottaglie, dove si erano rifugiati. Il 59enne, che era già stato ferito da Legrottaglie, non ha esitato a sparare ancora.

«Questi malviventi hanno agito in totale disprezzo della vita umana - ha spiegato il prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale - a fronte di nulla di particolarmente grave, perché erano in possesso di un'arma e di un'auto oggetto di furto». Chi conosceva Carlo lo descrive come «una persona seria e dal carattere mite». E le sue figlie, pubblicando una foto con lui sui social, scrivono: «Ti amerò per sempre papà»; «Questo non sarà mai un addio». Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio al comandante generale dei carabinieri, Salvatore Luongo, ha espresso «commossa partecipazione al dolore» dei militari e dei parenti. La premier Giorgia Meloni ha invece manifestato «sdegno per l'efferata violenza contro un uomo in divisa». Unanime il cordoglio della politica che, senza distinzioni di schieramento, si è stretta all'Arma e ai famigliari del carabiniere.

Tutto è accaduto questa mattina in poche ore, tra le province di Brindisi e Taranto. Sono quasi le 7. Legrottaglie e il suo collega sono in pattuglia sulla strada che collega Francavilla Fontana a Grottaglie, quando notano una Lancia Y fare una manovra sospetta. Gli intimano di fermarsi ma l'auto, con due persone a bordo, accelera. Legrottaglie e il collega li inseguono: i due veicoli si speronano più volte fino a quando finiscono nella campagna circostante. I ladri abbandonano l'auto e fuggono a piedi. Legrottaglie li insegue senza paura e Mastropietro, per fermarlo, spara alcuni colpi che lo centrano in pieno, uccidendolo. Scatta la caccia all'uomo. Vengono impiegati anche i cani molecolari e un elicottero. Le forze dell'ordine confluiscono sul posto. Verso mezzogiorno i 'falchi' della polizia e i carabinieri individuano a Grottaglie i due uomini asserragliati in una zona rurale. I fuggitivi sparano, le forze dell'ordine rispondono. Mastropietro, con precedenti anche per l'assalto a un portavalori, muore. Giannattasio, incensurato, viene arrestato.

Il sindacato dei militari Unarma ha puntato l'attenzione sulle «condizioni operative del personale: non è accettabile che su interventi pericolosi venga inviata una sola pattuglia». Sull'esigenza di più uomini e mezzi è intervenuto anche il vicepresidente della commissione Antimafia, il pugliese Mauro D'Attis (FI): «Lo Stato reagirà - ha assicurato - mi attiverò per chiedere al governo il potenziamento delle forze dell'ordine in Puglia». Un impegno, questo, assunto anche dal comitato per la sicurezza riunito a Brindisi. Domani sarà allestita la camera ardente per rendere omaggio a Legrottaglie nella chiesa dei Cappuccini a Ostuni. I funerali saranno invece celebrati sabato mattina nella chiesa Santa Maria Madre della stessa città.

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