Per ottenere i rimborsi, non sono mancate indebite pressioni su dipendenti delle Asl territorialmente competenti e su funzionari responsabili del centro regionale trapianti della Regione Campania. Molte le conversazioni intercettate nel corso delle indagini, e sequestrati anche certificati medici in bianco, blocchetti di fatture in bianco, timbri di alberghi, ricevute di taxi in bianco, ricevute fiscali in bianco per pasti consumati sui treni, pc con dati informatici attraverso i quali venivano emessi i falsi biglietti ferroviari e di aereo e le false carte di imbarco, nonché false fatture di alberghi francesi.
I carabinieri del Nas di Napoli hanno notificato 15 ordinanze di custodia cautelare, con il beneficio ei domiciliari, e due provvedimenti di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nell'ambito di una indagine su falsi documenti per ottenere rimborsi dalle Asl partenopee per trapianti epatici all'estero effettuati da pazienti aderenti a una associazione cittadina,
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