martedì 27 novembre 2012
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 "Sono preoccupato per questo braccio di ferro tra la magistratura e l'impresa. Allo Stato fa capo la magistratura, allo Stato fa capo il governo e allo Stato deve rispondere anche l'impresa". Lo afferma l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro che, ai microfoni della Radio Vaticana, chiede: "l'iniziativa dello Stato sia chiara, dobbiamo cercare una soluzione negoziata per tutti"."In questo momento - sottolinea il presule - i tarantini non possono essere lasciati da soli". Secondo monsignor Santoro, "l'iniziativa è nelle mani dello Stato". "Serve - elenca - una mediazione saggia che salvaguardi i posti di lavoro e accolga almeno le fondamentali indicazioni della magistratura". "Agli operai - continua l'arcivescovo di Taranto - dico di non abbandonarsi alla disperazione, allo sconforto o ad atti estremi. Siate solidali e non chiudetevi nel risentimento. Difendete il vostro posto di lavoro ma ricercate una soluzione che permetta anche gli interventi in difesa della vita e della salute". "A loro - conclude - va la solidarietà della Chiesa e la certezza, che nasce dalla fede, che la speranza non si spegne".
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