mercoledì 2 ottobre 2019
In 30 tra capitali e città europee si organizzano iniziative per sostenere la petizione per richiedere alle istituzioni dell’Unione europea che ogni 3 Ottobre diventi la giornata dell'accoglienza
Una giornata della memoria europea per Lampedusa e le vittime dei naufragi
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Era il 3 ottobre di 6 anni fa quando 368 persone, in maggioranza provenienti dall’Eritrea, morirono a mezzo miglio dalla spiaggia dei Conigli. Il dolore e la memoria dell'isola di Lampedusa nel cuore dell’Europa sono ancora vivi.


19mila

È il numero di naufraghi morti e dispersi nelle acque del Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l'Europa dal 3 ottobre 2013 al 30 settembre (fonte Fondazione Ismu)

Oggi 3 ottobre in 30 tra capitali e città europee si organizzano una serie di iniziative per sostenere la petizione che mira a chiedere alle istituzioni dell’Unione europea che ogni 3 Ottobre - giorno di una delle tragedie più penose avvenute nel Mediterraneo centrale nel 2013 - diventi la Giornata europea della Memoria e dell’Accoglienza.

Tutte le iniziative sono organizzate all'interno del progetto comunitario Snapshots from the Borders, che vede capofila il Comune di Lampedusa e Linosa, oltre ad altri 19 enti territoriali e 37 associazioni della società civile di tutti i 28 Paesi europei, tra cui anche l'“africana” Amref.

Ad Amsterdam, ad esempio, tre imbarcazioni di Rederij navigano lungo i canali della città con a bordo i “capitani rifugiati”, che raccontano le loro storie personali. Mentre a Vienna e Berlino viene esposta una riproduzione della Porta d’Europa, uno dei simboli di Lampedusa.
Nella capitale portoghese, invece, un flash mob riproduce un grande “muro” che un gruppo di ballerini “distruggerà” per poi invitare il pubblico a costruire un “ponte” con gli stessi materiali; a Mostar, in Bosnia si può firmare per la petizione proprio sul famoso ponte che divenne “simbolo di rinascita”.

TUTTE LE MANIFESTAZIONI IN EUROPA

«Ricordare le persone scomparse, nominandole, riconoscendo quindi la loro identità, i loro familiari, i sopravvissuti» è la missione che da anni porta avanti anche Mediterranean Hope, il programma per migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

Il giorno del ricordo, a Lampedusa, inizia prima dell’alba: simbolicamente nelle stesse ore in cui, nel 2013, annegarono 368 persone. In piazza Piave, alle 3.30, cittadini lampedusani, attivisti, persone arrivate sull’isola per l’anniversario di quella tragedia, si riuniscono per un momento di raccoglimento, durante il quale viene inaugurata l’opera “Nuova speranza”, un memoriale per le vittime.

Dopo i workshop, i dibattiti e i laboratori dei giorni scorsi, oggi è la giornata dell'incontro atteso tra i 200 studenti invitati a Lampedusa dal Comitato 3 ottobre e i sopravvissuti a quel terribile naufragio. Insieme in marcia verso la Porta d'Europa dove una corona di fiori viene lanciata in mare. La cerimonia si chiude con la visita del Museo della Fiducia e del Dialogo, nato dal Protocollo di Intesa siglato a Lampedusa il 3 ottobre 2017 tra il Miur, il Comune di Lampedusa e Linosa e il Comitato Tre Ottobre che accoglie in una sezione i lavori degli studenti delle scuole italiane ed europee.

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