mercoledì 11 maggio 2022
Nuova operazione umanitaria della Papa Giovanni: la più grande evacuazione di minori Arrivati a Trapani 63 bambini (dai 4 ai 16 anni) evacuati dagli orfanatrofi di Mariupol e Kramatorsk
La partenza dalla Polonia del volo con i piccoli orfani ucraini

La partenza dalla Polonia del volo con i piccoli orfani ucraini

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«Si tratta della più grande evacuazione in Europa di bambini orfani e soli». Lo dice con orgoglio, dopo due mesi di lavoro estenuante, Gianpiero Cofano, Segretario generale dell’associazione "Papa Giovanni XXIII", poco dopo essere atterrato a Trapani con il piccolo-grande carico umanitario: un gruppo di 63 bambini orfani ucraini provenienti da Mariupol e Kramatorsk, nell’Oblast di Doneck. Hanno dai 4 ai 16 anni. «Tra i bambini arrivati ci sono anche alcuni disabili, altri, invece, sono diventati orfani di guerra proprio in questi due mesi di conflitto» aggiunge. I bimbi, che erano accompagnati da 21 adulti, compresi i tutori ed alcuni educatori con i figli, saranno accolti in quattro strutture a Trapani, Ragusa e Catania. In particolare, in 14 (12 bambini e 2 adulti) verranno accolti presso l’Istituto Incoronata Suore Maria Ss. Incoronata a Erice; altri 13 (11 bambini e 2 adulti) presso la canonica della parrocchia Anime Sante di Alcamo. Gli altri raggiungeranno strutture di Catania e Ragusa. Un’operazione «complicata, che ha richiesto due mesi di duro lavoro congiunto con tutte le istituzioni – spiega il segretario dell’associazione fondata da Don Benzi – in Ucraina e in Italia: già in passato c’erano state diverse evacuazioni di orfani ma tutte in maniera spontanea, civilistica e di diverse organizzazioni ma, ahimè, spesso si è trattato di veri e propri rapimenti. Ora si sta indagando». Ci tiene a sottolineare che la Papa Giovanni «non è un’organizzazione di adozioni internazionali». L’evacuazione è stata possibile grazie all’assistenza del Ministero degli Affari Esteri e della rete diplomatica italiana in Ucraina e Polonia che ha interloquito con i Ministeri ucraini per la messa in sicurezza dei bambini senza famiglia, che finora non avevano potuto lasciare il Donbass a causa della loro fragilità.

Ad accoglierli all’aeroporto di Trapani, ieri pomeriggio, tra gli altri, il prefetto di Trapani Filippa Cocuzza, il vescovo di Trapani monsignor Pietro Maria Fragnelli e il direttore della Caritas diocesana Girolamo Marcantonio.
«È un’emozione grande, mi sento papà e mamma nello stesso tempo e sono felice che tanti uomini e donne del nostro territorio si sono dichiarati disponibili a questa genitorialità eccezionale, fatta di grande cuore, civiltà e fede» ha detto monsignor Pietro Maria Fragnelli, accogliendo il gruppo. «Sono sicuro che questi fratelli ucraini arrivati si faranno voler bene ma si faranno valore aggiunto al nostro cammino cittadino nel territorio. Sono persone che scuoteranno certe durezze del cuore che inevitabilmente si creano. Ma questi bambini ci conquistano».

L’operazione umanitaria è stata coordinata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e dalla rete di associazioni Stop the war now, con la collaborazione della Cgil che ha curato la logistica in Italia, del sindacato polacco Solidarnosc, che si è occupato dei trasferimenti in Polonia, del Movimento 5 Stelle che hanno finanziato con una donazione il volo charter.

«Ai bambini abbiamo spiegato che vivranno un periodo della loro vita in serenità. Noi siamo stati nell’ultimo istituto dove sono stati accolti e le condizioni non erano delle migliori. Alcuni di loro sanno che hanno perso i genitori, che non potranno più rivedere gli amici, ma il loro sorriso è quello più appagante, che ci spiega come nel mondo c’è un futuro», ha spiegato Cofano. Ma l’impegno nella terra martoriata dalla guerra non finisce qui. Già settimana prossima la Papa Giovanni ritornerà in Ucraina con tre presenze stabili a Kiev, Odessa e Leopoli. «L’obiettivo è quello di organizzare in sicurezza una nuova marcia della pace entro giugno». In realtà le carovane saranno tre (una per ogni città, ndr).

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