venerdì 12 marzo 2021
Aumentano i pazienti in rianimazione (+55) e nei reparti (+409). Gli attualmente positivi superano il mezzo milione. I dati del Bollettino e del Monitoraggio settimanale Iss-ministero
 26.824 contagi, 380 morti e Rt a 1,6. Via libera al vaccino Johnson & Johnson

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Si aggrava di giorno in giorno la situazione pandemica in Italia. Lo segnala il Monitoraggio settimanale Iss-ministero e lo confermano i dati odierni del Bollettino Covid del ministero della Sanità, che registra 26.824 nuovi positivi (ieri 25.673) e 380 morti (ieri 373). Sono 2.914 i pazienti in terapia intensiva (+55), con 226 nuovi ingressi. Forte aumento di ricoverati anche nei reparti ordinari (pneumatologia e malattie infettive) dove ci sono 23.656 pazienti (+409). Sono stati effettuati 369.636 tamponi (ieri 372.217) per un tasso di positività del 7,2% (ieri 6,9%).

Gli attualmente positivi tornano a superare il mezzo milione: con un aumento di 11.967, il totale è ora di 509.317. I dimessi e i guariti sono 2.564.926 (+14.443 rispetto a ieri ), in isolamento domiciliare ci sono 482.747 persone (+11.503)

La regione con più casi è la Lombardia, che ha 6.262 nuovi contagi e 89 decessi. I tamponi sono 60.954, per cui il tasso di positività sale al 10,4% (ieri 9,4%). Gli ingressi in terapia intensiva sono stati 39, per un totale di 667 pazienti (+22). Negli altri reparti ci sono 5.909 pazienti Covid (+191). Sono 1.617 i nuovi casi a Milano e provincia, di cui 592 nel capoluogo. Seguono Brescia (+1.118), Varese (+610), Como (+507), Bergamo (+467), Monza e Brianza (+449), Mantova (+382), Pavia (+348), Cremona (+250), Lecco (+197), Sondrio (+96) e Lodi (+90).

In Emilia Romagna i nuovi casi sono 3.477 (1.392 asintomatici) su un totale di 47.160 tamponi, il numero più alto da inizio pandemia. La percentuale di positività è del 7,4%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 350 (+5), 3.197 quelli negli altri reparti Covid (+40). Si registrano 35 nuovi decessi. Bologna, in zona rossa da una settimana, è la città più colpita in regione, con 1.015 nuovi casi.

In Piemonte sono 2.929 i nuovi casi (914 asintomatici) su 29.675 tamponi. I ricoverati in terapia intensiva sono 247 (+4) e nei reparti 2.684 (+79). Sono 28 i decessi. In Campania i nuovi contagiati sono 2.644 (1.607 asintomatici) su 22.066 tamponi. Sono 149 i posti letto occupati in terapia intensiva (su 656) e 1.502 in degenza (su 3.160). I decessi sono 29.

A salvarsi dal generale peggioramento è solo la Sardegna, con 106 nuovi casi su 4.297 tamponi (2,4% di positività), 177 ricoverati in reparti non intensivi (+3) e 22 in terapia intensiva (-1).

Via libera al quarto vaccino, quello Johnson & Johnson

Via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) al vaccino anti-Covid dell'azienda Johnson & Johnson per l'autorizzazione all'immissione in commercio e all'utilizzo nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. Ieri
il vaccino J&J ha ottenuto l'approvazione dall'Agenzia europea dei medicinali Ema. Si tratta del quarto vaccino anti-Covid approvato in Italia dopo quelli di Pfizer-BionTech, Moderna e AstraZeneca.

L'Rt sale a 1,26, l'incidenza a 225. Iss: "Forse già sopra 250"

L'epidemia di Covid in Italia è in fase di espansione, con in netto rialzo sia l'indice di trasmissibilità Rt sia l'incidenza. Lo riferisce il Monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute. Nel periodo 17 febbraio-2 marzo l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02-1,24), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range. Un valore di Rt superiore a 1 indica che l'epidemia è in espansione. Nella settimana 1-7 marzo si osservare una forte accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale: 225,64 casi per 100.000 abitanti contro i 194,87 della settimana dal 22 al 28 febbraio. Dall'andamento osservato, è "verosimile tuttavia che la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti a livello nazionale sia stata superata nel corso della settimana corrente".

In rapido peggioramento anche la situazione ospedaliera. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale ha superato la soglia critica (31%, dal 26% della scorsa settimana, la soglia è fissata al 30%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in aumento da 2.327 (2 marzo) a 2.756 (9 marzo). In aumento anche il numero di persone ricoverate in aree mediche, passate da 19.570 (2 marzo) a 22.393 (9 marzo). Si registrano anche forti variazioni inter-regionali, con alcune regioni dove questi numeri "uniti all'incidenza impongono comunque misure restrittive".

Si osserva inoltre un forte aumento dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione note (50.256 contro i 41.833 della settimana precedente). Si mantiene stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (28,8%). Aumenta, invece, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37,8% contro i 35,2% della settimana precedente). Infine, il 20,2% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,2% non è stata riportata la ragione dell'accertamento diagnostico.

L'elevata incidenza, l'aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, conclude il rapporto, richiedono "l'innalzamento / rafforzamento delle misure di mitigazione nazionali, anche anticipando ulteriori interventi di mitigazione / contenimento" nelle aree a maggiore diffusione e particolarmente laddove circolino varianti sudafricana e brasiliana.

Dieci Regioni (rispetto alle 6 della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. Sono 10 le Regioni e Province autonome che hanno una classificazione di rischio moderato: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Trento e Bolzano, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta. Di queste, Liguria, Molise, Trento e Umbria sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane. Solo la Sardegna è a rischio basso.

La situazione Covid in Italia




© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: