giovedì 25 marzo 2021
Il tasso di positività è del 6,8% (ieri era al 5,8%), in aumento dell'1%
Il passaporto vaccinale mostrato da un paziente che si è sottoposto alle due vaccinazioni anti Covid-19, nel centro di somministrazione allestito nella stazione Marittima a Napoli, 25 marzo 2021

Il passaporto vaccinale mostrato da un paziente che si è sottoposto alle due vaccinazioni anti Covid-19, nel centro di somministrazione allestito nella stazione Marittima a Napoli, 25 marzo 2021 - Ansa

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Sono 23.696 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore. I morti sono 460 (lo stesso numero di ieri). I casi totali da inizio epidemia sono 3.464.543, i morti salgono invece a 106.799. Ci sono 562.856 attualmente positivi, in aumento di 1.548 rispetto a ieri. Dall'inizio della pandemia sono invece 2.794.888 i guariti e i dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 21.673 unità.

349.472 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri i test erano stati 363.767. Il tasso di positività è del 6,8% (ieri era al 5,8%), in aumento dell'1%.

In terapia intensiva risultano ricoverati per Covid 3.620 pazienti, 32 più di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 260 , secondo i dati del ministero della Salute (ieri erano stati 300). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.424 persone, con un inedito calo di 14 unità nelle ultime 24 ore, dopo molti giorni di forte aumento.

In Campania arriva il passaporto vaccinale

Sono state consegnate 170.000 card di avvenuta vaccinazione al personale sanitario della Campania che ha completato la somministrazione con la seconda dose. Sono circa 4 milioni le card di "passaporto vaccinale" già ordinate e saranno consegnate a tutti i cittadini vaccinati.

"L'obiettivo - ha dichiarato il presidente Vincenzo De Luca - è utilizzare tale certificazione per rilanciare interi settori economici, in particolare il comparto turistico, cercando di legare la straordinaria offerta dei nostri territori alla certificazione di immunità degli operatori del settore".

Vaccinazioni anche nelle zone più isolate​

Per consentire che la campagna di vaccinazione raggiunga anche le zone più isolate del Paese nelle prossime ore task force, inviate dal Commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, saranno operative in Molise e Basilicata per supportare le strutture già operative nella campagna di vaccinazione. Le task force, secondo quanto si apprende da fonti della struttura, saranno composte da un medico e due infermieri. In particolare si punta a garantire le vaccinazioni agl anziani e alle persone più fragili.

Il vaccino Pfizer-BioNTech prodotto anche in Italia

I vaccini anticovid Pfeizer Biotech saranno prodotti anche in Italia. "Thermo Fisher - spiega una nota della stessa azienda - fornirà servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito nel proprio​stabilimento di Monza nel corso del 2021". "Thermo Fisher sta infatti lavorando come parte della rete
globale di produzione di vaccini di Pfizer, e fornirà servizi di produzione a contratto, in Italia, per il vaccino
Pfizer-BioNTech contro il COVID-19 che sarà distribuito in diversi mercati" e "fornirà servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito nel proprio stabilimento di Monza nel corso del 2021".

A Cremona si sperimenta il vaccino Covitar di ReiThera​

Sono stati consegnati questa mattina, alla farmacia dell'ospedale Maggiore di Cremona, 40 flaconi del vaccino Covitar di ReiThera: ora, con la fornitura a disposizione , può iniziare la sperimentazione del primo vaccino italiano. Servono però fra i 30 e i 40 volontari, tenuto conto che lo studio dovrà coinvolgere complessivamente 900 soggetti suddivisi tra i 30 centri nazionali che partecipano al progetto della Biotech coordinato dall'Istituto Spallanzani.

A Cremona i punti cardine dell'attività saranno il reparto di Malattie Infettive guidato da Angelo Pan e il Servizio Farmacia diretto da Andrea Machiavelli. Definite le modalità della sperimentazione: per ogni volontario, l'Asst Cremona riceverà un corrispettivo di 3 mila euro necessari per coprire tutte le spese e per ogni volontario è prevista un'indennità massima di 800 euro.

Possono candidarsi i maggiorenni in buono stato di salute ed è auspicabile vi siano anche over 65 per testare il farmaco su chi è più a rischio. Escluso chi ha contratto il Covid o ha ricevuto altri vaccini.

Partono anche in Emilia-Romagna le somministrazioni di anticorpi monoclonali su persone affette da
Covid: la prima, a base di un monoclonale singolo (il Bamlanivimab), è iniziata a Bologna su un paziente ed è gestita dagli infettivologi del Policlinico Sant'Orsola. Il ministero della Sanità ha da poco consegnato un ingente quantitativo di confezioni monodosi, più di 2.500, e ne sono attese circa altre 1.000 domani, tutte destinate ad altrettanti pazienti. E la Regione ha già predisposto, attraverso uno specifico gruppo di lavoro, le raccomandazioni per l'utilizzo dei monoclonali e la definizione degli aspetti organizzativi.

Vaccinazioni nei luoghi di lavoro​

"Sul piano vaccinale il quadro complessivo di riferimento sarà dato dal Piano vaccinale che è coordinato dal Commissario straordinario, generale Figliuolo. Noi stiamo pensando a come valorizzare le potenzialità del tessuto produttivo e dei luoghi di lavoro per consentire che siano utilizzati per la vaccinazione. E questo naturalmente per rendere il più possibile capillare la vaccinazione, rispettando le priorità che sono individuate dal Piano strategico nazionale del ministero della Salute", ha detto il ministro del Lavoro, Andrea
Orlando, al tavolo insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, Inail, struttura commissariale per l'emergenza Covid e parti sociali sul protocolli di sicurezza e sulla campagna vaccinale nei luoghi di lavoro.

La realizzazione di punti di vaccinazione nei luoghi di lavoro deve essere "uno strumento attuativo di un piano strategico nazionale, con un ruolo centrale del Servizio sanitario nazionale anche nel gestire le priorità sui lavoratori più esposti. Questo per evitare che ci siano Regioni, aziende e lavoratori di serie A e di serie B", ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, presente all'incontro, confermando "la disponibilità della confederazione sindacale ad avviare subito un confronto tecnico serrato per arrivare in tempi molto brevi ad un aggiornamento dei Protocolli sulla salute e sicurezza. Protocolli che hanno dato buoni risultati, ma che hanno bisogno di una manutenzione".


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