mercoledì 13 maggio 2020
Nuova ordinanza del sindaco Gori. Vietato "grattare" nelle tabaccherie e nei pressi dell'esercizio commerciale. Ancora bloccati "giochi" a rischio assembramento
Bergamo, riparte il "Gratta&Vinci" ma con regole rigide. Stop altro azzardo

Ansa

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Nuova ordinanza sull'azzardo del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Dopo la ripartenza, a precise condizioni, di alcune tipologie di azzardo in tabaccheria, decisa dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il primo cittadino mette ulteriori paletti. Confermando alcuni divieti e "liberando" in parte il Gratta&Vinci. Bergamo, territorio particolarmente colpito dall'epidemia, si conferma dunque anche città molto attenta sul tema dell'azzardo. Il 14 marzo, con una prima ordinanza, Gori aveva vietato sul territorio cittadino ogni tipologia di azzardo, compreso i Gratta&Vinci che, invece, i Monopoli avevano consentito nelle tabaccherie. Bergamo "azzardo free", dunque, per due mesi.

Con una nuova ordinanza che porta la data del 12 maggio, e fino al 31, il sindaco autorizza "la vendita di lotterie istantanee", cioè i Gratta&Vinci, ma con precise condizioni per evitare la permanenza delle persone nelle tabaccherie e quindi gli assembramenti. "Non è possibile - si legge nell'ordinanza - rimuovere la speciale vernice che ricopre la combinazione del tagliando all’interno del punto vendita e nelle immediate vicinanze dello stesso". Resta un dubbio. In caso di vincita la persona quando potrà tornare per incassare il premio? Un immediato rientro provocherebbe gli stessi rischi di assembramento che si vuole evitare.

L'ordinanza, confermando quanto stabilito dai Monopoli, consente "la ripresa del gioco del Millionday, SuperEnalotto, SuperStar, SiVinceTutto SuperEnalotto, Eurojackpot, Lotto Tradizionale". Invece mantiene il blocco dei "giochi" che "prevedono più di una estrazione nell’arco delle 24 ore come “10 e lotto”, “Winforlife” e “Winforlife Vincicasa”. E questo perchè, proprio le varie estrazioni nell’arco della giornata "fanno sì che gli avventori permangono all’interno dell’esercizio commerciale o in prossimità dello stesso causando probabili assembramenti". Niente da accepire dai Monopoli. Secondo una fonte autorevole che abbiamo contattato le decisioni del sindaco di Bergamo sono in linea e non contrastano con le decisioni prese dall'Agenzia.

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