lunedì 22 ottobre 2018
La Galleria Nazionale delle Marche lancia un progetto per le scuole con Microsoft per realizzare attraverso Minecraft un racconto coinvolgente della vita dell'artista
Una schermata del videogame "Raffaello in Minecraft"

Una schermata del videogame "Raffaello in Minecraft"

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Raccontare Raffaello con un videogioco. E non un videogioco qualunque: parliamo di Minecraft, la famosa piattaforma Microsoft per dispositivi mobili, Pc, Xbox e Playstation tra le più vendute al mondo che mette a disposizione dei propri utenti dei mattoncini - una sorta di “Lego digitali” - attraverso i quali è possibile, senza limiti di immaginazione e creatività, creare infiniti mondi e scenari. La Galleria Nazionale delle Marche proprio in collaborazione con Microsoft ha pensato di lanciare un progetto - a cura di Marco Vigelini (MakerCamp.it) e Sebastiano Deva (Apptripper) - e un concorso per le scuole del territorio al fine di raccontare, in maniera inaspettata, la vita del giovane Raffaello Sanzio nella sua città Natale, Urbino. Un caso di narrazione “partecipata”, unico nel suo genere.

Un breve filmato - che sarà pubblicato a giorni sul sito del museo - mostrerà uno spaccato della vita quotidiana in Urbino alla fine del XV secolo: qui sarà possibile riconoscere un giovane Raffaello che cresce nella casa – ancora oggi visitabile - di suo padre, il famoso Giovanni Santi, artista poliedrico molto attivo e stimato dalla corte ducale di Urbino. A partire da questo primo video si cercherà di coinvolgere i ragazzi nella successiva fase di narrazione, lasciando che i vari istituti scolastici, in sessioni condivise, decidano quale parte della storia di Raffaello raccontare, partecipando alla costruzione di contenuti Minecraft, con uno storytelling originale e “gamificato”. Il contest, che partirà entro il 30 novembre, sarà guidato da una commissione interna del Museo che giudicherà, entro marzo 2019, quali contributi e quali creazioni potranno essere decretati vincitori, per qualità e quantità di contenuti rappresentati.

«La proliferazione delle nuove tecnologie ha spinto la Galleria Nazionale delle Marche a riconsiderare la propria offerta trasformandosi in piattaforma interdisciplinare per la sperimentazione e l’apprendimento - ha detto il direttore del polo museale urbinate, Peter Aufreiter -. Per il nostro museo è di fondamentale importanza poter contare su una varietà di soluzioni che permettano di differenziare l’offerta culturale e focalizzarsi su diversi segmenti di pubblico. Un terzo dei nostri visitatori è costituito da studenti in gita scolastica che quest’anno sono addirittura aumentati del 20%. Ai nostri giovani utenti possiamo far conoscere e apprezzare le bellezze del Palazzo Ducale e di Urbino anche attraverso strumenti digitali innovativi che consentono di stimolarne la partecipazione e l’interesse così che il rapporto con il museo non sia più a senso unico». Con il progetto "Raffaello in Minecraft" il gioco è fatto.

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