mercoledì 1 marzo 2017
Dall'11 al 14 marzo la diciassettesima rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l’edilizia di culto. Un settore in nuova crescita.
Una passata edizione della fiera (Foto Massimo Gennari)

Una passata edizione della fiera (Foto Massimo Gennari)

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In principio fu la Sacrosantum concilium, la Costituzione conciliare che ha dato inizio al rinnovamento della Chiesa dal punto di vista liturgico, alla luce delle riflessioni e delle disposizioni provenienti dal Vaticano II. Ne è scaturita una semplificazione della liturgia che ha progressivamente portato alla attualizzazione degli arredi sacri secondo l’idea conciliare della 'nobile semplicità' capace di indirizzare con efficacia gli uomini a Dio. È in questo contesto che dal 1989 si muove Koiné, la rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l’edilizia di culto che da sempre vede la collaborazione di diocesi di Vicenza, Fiera di Vicenza e Cei. Si svolge a cadenza biennale, si tiene alla Fiera di Vicenza e quest’anno è giunta alla diciassettesima edizione (11-14 marzo). L’iniziativa, che è la più importante rassegna mondiale in questo settore e della quale Avvenire è media partner, è stata presentata ieri a Roma alla Radio Vaticana da monsignor Francesco Gasparini, responsabile dell’Ufficio dei beni culturali della diocesi di Vicenza, monsignor Giancarlo Santi, presidente del Comitato scientifico “Koiné ricerca”, don Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio della Cei per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, e da Matteo Marzotto, che è il vicepresidente esecutivo di Italia exhibition group, società che ha accorpato Rimini Fiera e Fiera di Vicenza e che è nei fatti il terzo gruppo fieristico europeo, con 63 manifestazioni fieristiche internazionali e 216 fra eventi e congressi.

Nel complesso quello degli arredi liturgici, come ha ricordato Alberto Bobbio di Famiglia Cristiana nell’introdurre l’incontro, è un settore in nuova crescita, che a livello mondiale muove qualcosa come 40 miliardi, mentre in Italia i soli 700 negozi di arte sacra danno lavoro a 1500 persone. Anche in questa edizione, Koiné oltre ai 300 espositori italiani e di altri 17 Paesi, propone convegni, mostre e approfondimenti scientifici. Temi principali di quest’anno sono la manutenzione e la valorizzazione degli edifici di culto con la presentazione di alcune esperienze specifiche (diocesi di Milano) e di ricerche scientifiche nei settori dell’acustica e dell’illuminazione. Grande attenzione verrà data al recupero dei beni ecclesiastici colpiti dai recenti terremoti nell’Italia centrale. Come ha ricordato don Pennasso, sono coinvolte 26 diocesi e circa tremila chiese.

La priorità è quella di arrivare nel giro di pochi mesi alla riapertura degli edifici con i danni meno rilevanti, dopo i necessari e definitivi interventi, «per dare i primi fondamentali segni di ritorno alla normalità». In questo senso si muove anche Koiné che si aprirà proprio con un’iniziativa in favore delle Chiese locali colpite dal sisma, con oltre cento espositori che già si sono attivati per mettersi a disposizione e donare oggetti liturgici e le loro capacità professionali. Fra le mostre che accompagneranno i quattro giorni di fiera è da evidenziare quella sui “Santini d’autore” che, come ha sottolineato monsignor Santi, è un settore sempre attivo e in via di innovazione. In questo senso si muove l’iniziativa, con l’impiego di artisti e studenti delle Accademie di belle arti chiamati a dare nuove interpretazioni del genere. Senza dimenticare, ha aggiunto Santi, «che le immaginette sacre sono strettamente legate alla spiritualità delle persone e le accompagnano nelle preghiere e nella vita di ogni giorno». In contemporanea il Museo diocesano di Vicenza inaugura la mostra “Calici e pissidi nel tempo del Vaticano II” (fino al 28 maggio), dedicata alle innovazioni in questo ambito avvenute negli ultimi 50 anni nell’area veneta. Ma non solo. Koiné quest’anno propone anche il Convegno organistico nazionale, proprio sui temi della tradizione e dell’innovazione, che si tiene in due sezioni (il 13 marzo alle 14 e il 14 marzo alle 10), con una lezione pratica di improvvisazione organistica per la liturgia.

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